MANFREDONIA – Continua, senza sosta, l’attività di prevenzione sulle coste dell’Adriatico per contrastare il traffico illecito di sostanze stupefacenti. I finanzieri hanno effettuato l’ultimo colpo nel Foggiano ma anche in Riviera l’allerta rimane alta.

Un fenomeno che, ormai da più di un anno e mezzo, è presente nel mare Adriatico. A settembre 2017 ci fu il blitz alla foce della Sentina, a Porto d’Ascoli, dei finanzieri sambenedettesi: 2,3 tonnellate di marijuana rinvenute e sequestrate.

Il dispositivo di sorveglianza aeronavale delle Fiamme Gialle, che pattuglia senza sosta le acque del basso Adriatico, ha intercettato, nel pomeriggio di ieri, 25 gennaio, un gommone che si dirigeva verso le coste del Gargano.

Gli assetti aeronavali della Guardia di Finanza, già impegnati anche nell’operazione “TRITON 2017” dell’Agenzia FRONTEX, coordinata in Puglia dal Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, venivano indirizzati verso l’obiettivo, insospettiti dall’andatura e dalla rotta di navigazione tenuta dal natante.

In particolare i militari a bordo di due unità velocissime del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, al largo di Pugnochiuso (FG), intercettavano un potente gommone oceanico carico di colli di sostanza stupefacente, al quale intimavano l’alt. I trafficanti, alla vista delle unità del Corpo, si liberavano di parte del carico gettandolo in mare e abbandonavano l’imbarcazione sulla spiaggia di Pugnochiuso, dandosi alla fuga nell’immediato entroterra. I finanzieri, saliti a bordo del natante, accertavano la presenza di alcuni involucri tipicamente utilizzati per trasportare marijuana.

Nel frattempo giungevano sul posto le pattuglie del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, precedentemente allertate, che iniziavano un’accurata perlustrazione del tratto costiero.

Le pattuglie delle fiamme Gialle di Manfredonia e Vieste riuscivano, dopo una minuziosa ispezione dei luoghi interessati con l’ausilio, anche, di mezzi aerei, ad individuare e catturare i due scafisti, con gli abiti ancora bagnati, che si erano rifugiati all’interno di una villetta di un residence.

Il mezzo utilizzato per l’illecito traffico, un gommone lungo 9 metri circa, con due potenti motori entrofuoribordo, veniva sequestrato e successivamente condotto nel porto di Vieste (FG).

Gli scafisti (un 52enne e un 39enne entrambi di Valona con precedenti specifici) venivano arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Il più giovane, inoltre, è risultato, anche destinatario di ordinanza di sostituzione di misura per trasgressione di prescrizioni imposte dal GIP del Tribunale di Lecce.

La marijuana sequestrata dai finanzieri, in parte recuperata in mare, era confezionata in 55 colli di varie dimensioni per un peso complessivo di 885 chili che al mercato clandestino avrebbero fruttato al dettaglio oltre 8 milioni di euro, oltre che compromesso la salute di migliaia di giovani.

Attivata anche in questa circostanza la ormai stabile collaborazione operativa ed investigativa con le Autorità di polizia albanesi, tramite il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo.

Prosegue, quindi, l’attività di prevenzione che riguarda anche le coste marchigiane e del nostro territorio.