SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo l‘ultima tegola caduta sulla Sambenedettese Calcio, ci siamo sentiti in dovere di sentire i vertici societari per capire i motivi di una multa di 40 mila euro. Una cifra non da poco che purtroppo cade in un periodo in cui serve serenità e cervello per azzeccare i rinforzi giusti. Oggi ne dovrebbero arrivare un paio. La multa non inciderà sulla campagna acquisti ma sull’umore del presidente sì, come potete constatare dalle sue parole.

Andrea Fedeli: nessuno è andato ai corsi formativi nonostante glielo avessimo comunicato anche con una lettera scritta. Andrea Gianni ne ha parlato con Gravina e pare che siano diverse le società multate anche con multe superiori, noi sicuramente abbiamo dato il via alle persone che dovevano recarsi a Firenze.

Andrea Gianni: il medico e il vice delegato non sono andati al corso di aggiornamento per un incontro formativo. Dobbiamo fare appello, non sono andati perché stavano male e avevano inviato un certificato medico. Che noi avevamo fatto tutto in regola c’è scritto anche sul dispositivo. Ho parlato con Gravina il quale ha riconosciuto che la multa di 20 mila euro è spropositata per una cosa del genere. Magari, in seguito ai tanti ricorsi, la ridurranno a duemila. Purtroppo c’è nel calcio la responsabilità oggettiva per cui ogni mancanza ricade sulla società. Ci metteremo il massimo impegno per uscirne fuori nel modo migliore. Anche se sicuramente ci sarà qualcuno che ci “ricamerà sopra” per metterci in cattiva luce. Noi però abbiamo le spalle forti e la coscienza pulita.

Franco Fedeli: “Che sta succedendo? Intanto sono 40 mila, 20 mila per il medico che non c’è più e gli altri per il responsabile della sicurezza. I particolari li conosce molto bene l’avvocato ma io sono molto amareggiato. Magari così mi levo il pensiero, me ne vado e buonanotte a tutti.
La Samb non c’entra, caso mai la Lega? E un mondo che non mi appartiene, mi ero illuso. Io finisco il mio mandato non lascio la Sambenedettese in mezzo ad una strada ma sono veramente stanco per quanto sta accadendo. Mi hanno fatto pagare 15 mila uro di multa per lancio di pedardi, fanno contro di me striscioni allo stadio (“abbiamo un sogno…”), qui ognuno (mi riferisco a pochissime persone chiaramente) ha il diritto di interferire su quello che faccio. Nel calcio le persone per bene non possono starci, l’onestà non conta.

Stavolta però il problema più che la Samb è il sistema calcio? Sicuramente il sistema non va, per loro 40 mila euro sono niente e non lo stipendio di due persone per un anno. Stanno distruggendo il calcio. Se quelli non hanno fatto il corso che colpa ne abbiamo noi. Se uno della società ammazza qualcuno vado in galera io… Mi stanno facendo passare la voglia. Gravina mi ha detto: non hai ragione, di più, in riferimento a quest’ultima sanzione. Una magra consolazione. Farò comunque del mio meglio per migliorare la squadra, non voglio lasciare nulla di intentato per cui arriveranno acquisti che potranno permettere a Capuano di raggiungere i nostri obiettivi iniziali, cioè i primissimi posti senza escludere il primo che matematicamente è ancora possibile. Già domani (oggi per chi legge. Ndd) ne saprete di più”

Un dolcetto finale che rialzerà il morale a tutti gli sportivi rossoblu.