RIPATRANSONE – Un tema interessante e che tocca da vicino la vita di molte famiglie quello proposto dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica diocesano con l’incontro La Banca tra finanza e etica. Presso la sala “giovani Lab” della Bcc di Ripatransone Fermano si è discusso dell’aspetto etico delle banche e del rapporto con il territorio a partire dalla tradizione dei Monti di Pietà. Un dialogo attento e partecipato moderato da Monica Vallorani, incaricata regionale del Mlac Marche.

Don Vincenzo Catani, parrocco appassionato di storia, ha tracciato un breve ma significativo excursus sullo sviluppo dei Monti di pietà promossi dai francescani, e in particolare da una figura delle nostre zone: beato Marco da Montegallo, uno dei primi a realizzarlo. Attraverso documenti storici ha evidenziato le caratteristiche dei Monti di pietà: il dare incentivi alla produttività delle famiglie del tempo ma dando dignità alla persona, esercitando la responsabilità del prestito, ma sopratutto la Pietà intesa come amore paterno e filiale che era alla base della gestione di questi Monti di pietà.

Corsi e ricorsi storici, le stesse richieste di ieri sono quelle di oggi, in un clima ancora di preoccupazione e incertezze lavorativo ed economico. È lo sfondo che ha presentato il direttore generale della Bcc Ripatransone, Vito Verdecchia, ricordando il valore di istituti di credito cooperativo che sono fortemente legati e al servizio del territorio, sostenuto in varie forme. Evidenziando la preoccupazione per nuove regolamentazioni bancarie che possono far perdere la centralità di questa cooperazione con le persone e il territorio. Anche Salvatore Bertè, socio lavoratore di Banca Etica ha espresso la preoccupazione di perdere la possibilità di ascolto, propria di banca Etica, con nuove regole.

La realtà presentata di Banca Etica è piccola nel territorio nazionale ma è cresciuta in questi 18 anni di vita non solo sostenuta dal terzo settore. È scelta con grande consapevolezza e sono proprio i soci che hanno una parte attiva nel verificare ad esempio, nella trasparenza, l’eticità di ciò che viene finanziato e sostenuto da Banca Etica. Tutte le realtà finanziate da questa banca infatti sono pubblicate.

Il richiamo forte è stato alla Dottrina Sociale della Chiesa, poco conosciuta ma che ha una grande risorsa per tracciare percorsi etici innovativi in economia e finanza, denunciando forme di finanza che avendo come un’unico obiettivo il profitto per il profitto, calpestano la dignità dell’uomo. Un impegno che chiama alla responsabilità i cristiani per farla conoscere e per viverla, a partire dalle scelte concrete, anche quella sui nostri risparmi. Le scelte quotidiane, sintetizzate nel “voto con il portafoglio” promosso da economisti come Becchetti.