SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nei guai due persone per reati commessi sul territorio sambenedettese.

Personale della Sezione Anticrimine del Commissariato di San Benedetto del Tronto, diretto dal neo commissario Leo Sciamanna, nella prima mattinata del 23 gennaio ha dato esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Ascoli Piceno, nei confronti di un sambenedettese (classe 1977, già ristretto presso il Carcere di Ascoli Piceno) e un ragazzo nato a Caserta (classe 1985) ma residente a Centobuchi.

Tutto parte dalla rapina consumata a San Benedetto del Tronto il 22 ottobre 2017 ai danni di una commerciante del luogo. Per questo episodio al sambenedettese gli viene contestato anche il reato di lesioni gravi. La donna fu strattonata e buttata a terra. La vittima ha riporato lesioni giudicate guaribili in 21 giorni per trauma toracico con infrazione di una costola. I due rapinatori si davano poi alla fuga a piedi, incuranti delle condizioni della donna. La commerciante all’interno della borsa, oltre che vari documenti ed oggetti, custodiva in contanti circa 10 mila euro.

Dalle immagini di videosorveglianza gli agenti di Polizia hanno notato che l’auto del sambenedettese era transitata più volte, prima del fattaccio, vicino all’abitazione della donna. Sono iniziati servizi di appostamento e pedinamento. L’attività consentiva di raccogliere precisi elementi di prova nei confronti del rivierasco e ulteriori elementi su altre due rapine consumate dall’uomo insieme al campano di Centobuchi.

Questi gli atti criminali compiuti dai due:

Rapina a mano armata consumata il 27 novembre 2017 ai danni di una tabaccheria del centro, in occasione della quale venne asportata la somma di euro 300 euro.

I due avevano raggiunto il luogo con l’auto del sambenedettese. Quest’ultimo aveva agito mentre il campano era rimasto in macchina a fare da palo. Il rivierasco con il volto travisato da na sciarpa, arma in pugno, si faceva consegnare dalla commessa una somma di 150 euro ed arraffava egli stesso, dall’interno della cassa, una somma simile. Il ladro lasciava quindi la tabaccheria e raggiungeva il suo complice di Centobuchi rimasto in macchina I due si davano immediatamente alla fuga;

Rapina a mano armata consumata il 29 novembre 2017 ai danni di una stazione di servizio a San Benedetto. Infatti i due, delusi dal magro bottino racimolato in occasione della rapina consumata due giorni prima, avevano deciso di rapinare il distributore Ip situato in viale De Gasperi. Stessa modalità della rapina precedente. Il sambenedettese in azione, il campano in auto a fare da palo. Il gestore ha opposto resistenza e il ladro è riuscito a farsi consegnare solo 25 euro. A questo punto il sambenedettese ha cercato di darsi alla fuga ma veniva prontamente bloccato dagli agenti della Sezione Anticrimine del Commissariato che lo traevano in arresto nella flagranza di reato di rapina aggravata. Il magro bottino è stato recuperato ed è stato constatato che l’arma era finta, un giocattolo

Le successive indagini hanno portato all’esecuzione in carcere dei due responsabili. Il campano, rintracciato nella prima mattinata di oggi, veniva tratto in arresto e condotto presso il Carcere di Ascoli mentre per quanto riguarda il sambenedettese, il provvedimento veniva notificato presso l’istituto penitenziario dove l’uomo si trova ristretto dal 29 novembre 2017 , quando venne tratto in arresto in flagranza di reato.

Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore di Ascoli Piceno, Lorenzo Maria Destro.