SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Essendo una corsa su base regionale, affermarsi per il Senato era più difficile. I nostri candidati si sono piazzati comunque bene” con queste parole il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Peppe Giorgini commenta i risultati delle Parlamentarie, che per quanto riguarda la corsa a Palazzo Madama, non avrà candidati piceni. Non ce l’hanno fatta, infatti, né Giorgio Fede né Mascha Parisciani, nomi sambenedettesi fuori dalla rosa a quattro e finiti nella lista “supplenti”, ottenendo, rispettivamente, il sesto e settimo risultato in termini di preferenze “virtuali” di Rousseau su base regionale.
I primi 4 in lista sono infatti la deputata uscente Donatella Agostinelli (di Jesi), l’ex consigliere comunale di Fabriano (dal 2012 al 2017) Sergio Romagnoli e due attivisti, rispettivamente legati a Fano e Civitanova, come Rossella Accotto e Fabio Bottiglieri. Davanti a Fede e Parisciani, prima dei “riservisti”, anche Valentina Parrucci, attivista di Tolentino.
Discorso diverso invece per quanto riguarda i candidati alla Camera, qui i 5 Stelle piazzano prima nel listino (ancora virtuale visto che si tratta dei risultati delle votazioni on line e non di candidature definitive n.d.r.) l’ascolana Rachele Silvestri seguita dall’attivista di Osimo Paolo Giuliodori. Nel secondo listino proporzionale su base regionale largo dunque alle sorprese, visto che a Nord l’altro listino ha visto affermarsi nelle prime posizioni due deputati uscenti come Andrea Cecconi e Patrizia Terzoni. “Il nome dell’ascolana Silvestri è un risultato storico per il Movimento piceno di cui siamo orgogliosi” commenta sempre Giorgini.
ANCORA UNA DELUSIONE PER I 5 STELLE DI SAN BENEDETTO. E San Benedetto? Dopo la vicenda legata al simbolo non concesso alle amministrative 2016, per i “grillini” in Riviera il risultato di ieri sembra un’altra delusione, visto che non c’è nessun candidato legato alla città fra i 12 usciti fuori dal “cervellone” Rousseau (gli altri due in lista Camera, Matalucci e Andrenacci, sono legati ad Ascoli e Fermo n.d.r.). Una situazione che il consigliere regionale si spiega così: “A San Benedetto ci sono pochi giovani che si interessano alla politica, ad Ascoli è diverso. Tutto si rinnova – continua Giorgini – d’altronde il darwinismo vale pure per gli uomini, non solo per piante e animali” la battuta del grillino.
IL PESO DELLE NUOVE REGOLE. Dunque la San Benedetto grillina aveva chances solo al Senato, dove, a sentire il consigliere non è andata neanche così male. Per le candidature alla Camera, invece, il risultato della Silvestri si può spiegare con l’assenza di deputati uscenti nel collegio Sud e con le nuove regole varate dal Movimento a fine anno, regole che mandavano gli over 40 obbligatoriamente a concorrere solo e soltanto per l’affollata corsa al Senato. “Sono d’accordo con queste scelte” commenta ancora Giorgini a Riviera Oggi “i sondaggi ci danno avanti sia al Pd che a Forza Italia fra i giovani tra i 18 e il 24 anni, quindi candidare giovani e candidare donne è stata una scelta giusta.”
I CANDIDATI NEGLI UNINOMINALI. All’appello, adesso, mancano le sei candidature per i collegi uninominali regionali che portano alla Camera e le tre per quelli che conducono al Senato. Scelte che verranno fatte senza internet stavolta, ma direttamente da Milano e dallo staff di Luigi Di Maio. Manca poco ormai visto che le candidature potranno essere presentate dalla mattina del 28 fino al termine ultimo delle ore 20 del 29 gennaio.
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