MARTINSICURO – Venerdì 19 gennaio 2018, presso la Sala Consiliare del Comune di Martinsicuro, alle ore 10.30, si svolgerà l’incontro “Spazi di riflessione” in cui Anffas Onlus Pescara, nell’ambito del Progetto “Ai genitori vogliamo dire” (con il cofinanziamento della Regione Abruzzo L:R:95/95) presenterà appunto spunti di una ampia riflessione espressa attraverso racconti, performance e video su quello che le persone con disabilità vorrebbero dire ai loro genitori.

Anffas Onlus Martinsicuro e l’Istituto Comprensivo Statale “Sandro Pertini” di Martinsicuro, partners del progetto, ospiteranno le giovani persone con disabilità, i familiari, gli operatori di Anffas Onlus Pescara in un momento di costruttiva espressione di esperienze e di riflessioni sul vivere.

Il progetto nasce dai segnali di cambiamento culturale  relativi all’evoluzione del pensiero sulla disabilità in una direzione volta  a migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità, grazie alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e all’utilizzo di strumenti e pratiche scientifiche connessi al modello della Qualità della Vita, un sistema per capire i reali desideri, le aspettative e i bisogni delle persone con disabilità, nella prospettiva dell’inclusione e della qualità di vita.

Nel progetto le persone con disabilità, attraverso il racconto di sé, delle proprie esperienze, dei pensieri e delle proprie aspettative e desideri costruiranno momenti di riflessione rivolti principalmente ai genitori di persone con disabilità ma anche a tutti coloro che a vario titolo parteciperanno agli incontri organizzati: studenti, operatori, familiari, cittadini.

I temi di discussione saranno:

la famiglia

l’educazione rivolta ai figli con e senza disabilità,

i fratelli e le sorelle di persone con disabilità  

l’autorappresentanza delle persone con disabilità

la sessualità

il lavoro

il bullismo

la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

desideri e aspettative

altri temi  proposti in itinere.

I giovani studenti, soprattutto, avranno modo di confrontarsi con il sentire e il pensare di giovani persone con disabilità che manifesteranno i limiti determinati appunto dalla disabilità ma anche il proprio senso di responsabilità, la propria volontà di affermazione e di rappresentazione autonoma di sé.