Maretta Samb. Come si sa a Riviera Oggi non è mai piaciuto fare scoop sulla Samb se, in qualche modo, possono nuocere alla squadra che tutti noi amiamo. Per esempio sparate su acquisti e cessioni, delle quali matematicamente a fine ‘campagna’ uno o due nomi, sui 30 fatti, riportano. Negli anni 70-80 c’era un accordo tacito che noi giornalisti rispettavamo perché utile ai nostri colori: non rivelavamo i nomi dei giocatori che la società stava trattando per evitare la concorrenza e il conseguente aumento dei costi del giocatore. Oggi la voglia e l’interesse dei procuratori di far girare i nomi dei loro assistiti ha preso il sopravvento ma sbaglia chi li… accontenta.

Una parentesi alla quale tenevo prima di entrare nel merito del motivo principale per cui nella società di Fedeli c’è oggi un po’ di ‘maretta’, un termine che si addice alle nostre origini marinare.  Mi riferisco alla dichiarazione rilasciata al Corriere Adriatico dal tecnico rossoblu che riporto testualmente: CAPUANO TUONA: “SENZA RINFORZI, ADDIO VETTA PER LA SAMB”.

Capuano ha sbagliato perché è una dichiarazione che cozza con la realtà di una società che, pur essendo molto solida, non è intenzionata a fare salti nel buio e che la sua politica è quella di lanciare i giovani e prendere giocatori esperti a costi contenuti. Tra l’altro non disponibile giustamente agli out-out. Una società che sta seguendo la strada giusta, la stessa che ha permesso ai nostri colori di disputare 21 campionati di serie B. Ricordo che anche quando abbiamo sfiorato la serie “A” nessun allenatore ha mai chiesto giocatori per aumentare le probabilità di promozione sapendo che eventuali errori avrebbero rischiato di rompere il giocattolo.

In quei tempi l’unico errore fu proprio il contrario, quello di non crederci veramente perché in squadra non c’erano giocatori di nome in grado di giustificarne l’ambizione e perché la Samb in serie ‘A’ sembrava un’utopia (nonostante fossimo terzi con 4 promozioni a 5 giornate dalla fine del torneo cadetto). La situazione attuale gli assomiglia non poco. Invece di caricare la squadra e i giovani in particolare (il secondo posto virtuale lo meriterebbe) nelle interviste post gara sento dire che la posizione occupata dai rossoblu è un miracolo come se l’ottima posizione di classifica fosse frutto di fortuna e null’altro. “Diverse squadre ci sono superiori”, parole realistiche quando si vuole ma non un buon viatico per prendere coraggio.

Eppure, alla luce delle gare finora disputate, la Samb ha un record assoluto: ha sempre segnato per prima nelle gare in trasferta tranne che nella ‘strana’ gara di Fermo ed è stata rimontata appena due volte (un pareggio e una sconfitta). Un ottimo segnale di forza per cui ho sempre ritenuto che la squadra è forte e che occorre trovare le contromisure nelle gare casalinghe: Moriero ne aveva vinte tre, pareggiata una e perse due, Capuano una vittoria e tre pareggi, un cammino cioè molto simile anche se l’ultima vittoria con la Fermana fa ben sperare per il futuro.

Detto questo mi sono sentito in dovere di chiedere a mister Capuano i motivi della sua chiacchierata esternazione...
“Io sono una persona seria non un yes-man, faccio calcio da 30 anni, non voglio illudere nessuno. Abbiamo perso diversi giocatori, che devo dire? In questo preciso momento, con i giocatori rimasti numericamente, la rosa non può ambire al vertice. Damonte e Di Cecco erano nella rosa dei centrocampisti e li ho usati come riserve, come cambi durante la partita. Questi giocatori oggi non ci sono più. Sto per perdere anche Troianiello”

Mi trova completamente d’accordo ma sono certo che, come è successo un anno fa, la società (secondo le proprie indiscutibili esigenze) sostituirà chi se ne è andato con giocatori dello stesso livello e con qualche elemento di primo piano per ogni reparto. Il suo “o rinforzi o niente vetta” è sembrata a molti una provocazione…

“Mie dichiarazioni provocatorie? Non ho provocato la società, rivendico semplicemente la libertà di pensiero: Feralpisalò, Reggiana, Padova che avevano già una bella rosa si stanno rinforzando, invece noi oggi ci siamo allenati in 12. Io non posso dire che sono contento così, sarei un ipocrita. Con la società è stato concordato questo dopo la Fermana (3 rinforzi). La rosa della Samb va rimpinguata e la società era d’accordo con me”

Magari è stato troppo frettoloso, visto che siamo appena all’inizio del calcio mercato invernale e non mi sembra che siano arrivate dalla società indicazioni contrarie? 
“Io al presidente ho l’obbligo di dire quello che penso, lui poi può o non può ascoltarmi perché io sono un dipendente. Io ho solo detto che andando via tanti giocatori in questo momento abbiamo bisogno di sostituirli. Lo vedono tutti che siamo in pochi, non serve che lo dica Capuano”

Parole misurate e sagge che contrastano però con quanto è stato riportato sul quotidiano di Ancona… 

“Fatti loro, io la penso come sto dicendo a lei in questo momento, se poi qualche giornalista ha forzato la mano, non posso farci nulla. La Samb in classifica è ipoteticamente a tre punti dalla vetta, lasciando dietro squadre che hanno speso di più. E’ questo un gran merito della società. Ma se mi chiedono se la Samb può vincere il campionato, io non posso dire sì se ho una rosa di 12 giocatori. In ogni caso non assicurerei mai la vittoria di un torneo neppure se mi comprano Messi e Ronaldo”

Il presidente ci ha ricordato che un anno fa con una squadra sicuramente inferiore la Samb è stata eliminata nei play off da uno squadrone come il Lecce senza perdere e che Palladini e Sanderra non avevano i giovani di qualità oggi a disposizione sua e di Moriero prima. Magari la società si aspetta un ulteriore salto di qualità anche grazie alla sua indiscutibile bravura ed esperienza…

“Se mi si dice la squadra può continuare a fare questo campionato attaccata alla vetta io dico che servono rinforzi. Se invece mi si chiede di far crescere i giovani e di provare a centrare i playoff è un discorso diverso. Direi alla società di non prendere nessuno e porto in prima squadra altri quattro giovani. Siamo secondi, migliorare vuol dire andare direttamente in B. Se bisogna fare un campionato importante bisogna prendere giocatori veri. Servono insomma rinforzi di qualità”

Non mi sembra che la società le abbia ancora detto che non lo accontenterà. Credo però che si aspetti una squadra in grado di continuare ad occupare i primi 5 posti senza escludere la possibilità di arrivare prima. In base a questa esigenza le fornirà, a parer mio, i giocatori che rispondono alle necessità della squadra nel rispetto di un budget che non credo possa essere messo in discussione da chicchessia. Sarebbe invece sbagliato se la famiglia Fedeli, nel prossimo torneo di C o B, si privasse degli attuali giovani (Bove, Di Massimo, Vallocchia, Di Pasquale ecc.) che, secondo il mio modesto parere, nel prossimo anno, sia in C che in B farebbero faville grazie ad una maturità che non può non arrivare vista la loro classe e la loro determinazione.
“Su questo punto sono totalmente d’accordo con lei ma ribadisco che io dirò sempre quello che penso e cioè che oggi tre o quattro squadre ci sono superiori”

Personalmente non la penso così e ho spiegato perché. La Samb deve continuare a fare il proprio dovere perché la rosa sarà rimpinguata numericamente con l’aggiunta di un giocatore per reparto come Franco Fedeli & C. hanno assicurato.  Sempre però con la strategia di non fare passi più lunghi della gamba perché, in tal caso, eventuali errori verrebbero pagati duramente e non solo sul piano della classifica.

Mi auguro quindi fortemente che Ezio Capuano sia consapevole di aver sbagliato i tempi con un’insofferenza prematura e con dichiarazioni (se reali) che rischiano di togliere fiducia ai ragazzi che ha a disposizione oltre a creare scombussolamento (certe dichiarazioni di Andrea Fedeli testimoniano che è così) in una società che è sì forte e seria ma che ha ancora una fragilità naturale (è giovane anch’essa) per un ambiente esplosivo come il nostro. Potrebbe frantumarsi e gettare al vento quanto di buonissimo è stato fatto finora. Un cammino in crescendo (promozione, play off e oggi virtualmente seconda in classifica dopo 20 giornate di campionato) che va tesorizzato. Sappiamo di chi è il merito. Non escludo mai anche quello di una città appassionata come poche altre che è stata sempre all’origine dei successi ma che, dopo i brutti momenti del passato più o meno recente, dovrebbe aver raggiunto una maturità tale da capire l’importanza di una società che guarda al futuro con razionalità e in linea con quanto affermato dallo stesso Capuano: “Guai a creare illusioni…“. Io aggiungo “senza usare la testa”.