FARINDOLA – A cinque giorni dall’anniversario della tragedia di Rigopiano, con 29 morti (fra cui la coppia di Castignano Marco Vagnarelli e Paola Tomassini) e 11 scampati alla valanga, emergono nuovi particolari che testimoniano il caos di quei momenti. Con una regione sotto metri di neve, morti per freddo e monossido, stalle crollate, 300mila senza luce, può accadere che gli allarmi siano fraintesi.

I carabinieri forestali hanno segnalato alla Procura di Pescara due dirigenti pubblici, il responsabile sala operativa 118 e una funzionaria della Prefettura: segnalati per omissione d’atti d’ufficio, al momento non si hanno riscontri sul fatto che siano o meno nel registro degli indagati.

Agli atti stralci di due telefonate, una della funzionaria con l’operatore del 112 dei carabinieri (a generare confusione è quanto accaduto a Farindola dove i soccorsi erano intervenuti al mattino in una struttura agricola) l’altra del 118 all’amministratore dell’hotel che conferma come sia tutto a posto, ma al quale non è stato espressamente chiesto dove si trovasse e se sapesse nulla di una valanga.