SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa del gruppo di cittadini sambenedettesi denominatesi “Buonvento” tra cui figura l’ex assessore della Giunta Gaspari, Paolo Canducci.

La “mega riorganizzazione” fatta ormai un anno fa continua a dare i suoi frutti marci: gli uffici lavorano male perché o c’è carenza di personale, oppure perché il personale è mal distribuito e ci sono troppe persone senza mansioni specifiche.

I criteri adottati per gli spostamenti non si sono certo contraddistinti per l’oggettività, né tantomeno per efficienza ed efficacia.

A coronamento di questa situazione che ha portato naturalmente ad un peggioramento della qualità dei servizi erogati al cittadino, “scopriamo” l’ultima novità in tema di organizzazione degli uffici. La novità si può apprendere dal Decreto sindacale 1 del 2018 (che bel regalino di inizio anno!) e dall’orario pubblicato sul sito internet nell’apposita pagina.

Uno dei servizi più importanti per il costante e necessario rapporto con il pubblico, “anagrafe e stato civile”, ha subito una riduzione dell’orario di apertura.

Ecco una delle discontinuità rispetto alla precedente amministrazione: due anni fa questo sportello era aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13, il martedì anche dalle 16 alle 18 e il giovedì faceva orario continuato dalle 9.30 alle 18.

Adesso, come si apprende dall’orario pubblicato, lo sportello apre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e solo il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30. Altro che orario continuato. Quella scelta era stata fatta proprio per favorire tutti quegli utenti il cui orario di lavoro non consentiva di frequentare questo sportello né la mattina né il pomeriggio dalle 16.

Ora il martedì pomeriggio lo sportello è chiuso.

La ragione viene palesata ed è la seguente: “…dal mese di agosto era stato modificato l’orario di apertura al pubblico dell’ufficio di Stato Civile della sede centrale di San Benedetto del Tronto con chiusura delle due pomeridiane del martedì; che ad oggi persistono le condizioni che resero necessaria la riduzione dell’orario in agosto; in raffronto con la situazione di un anno fa – 1° gennaio 2017- al servizio manca il supporto di 108 ore lavorative settimanali, causa pensionamento, processi di mobilità interna ed assenza giustificata da norme contrattuali”.

La pesante diminuzione di personale è dovuta in piccola parte a pensionamenti ed in buona parte agli spostamenti di personale non compensati.

E chissà chi avrà disposto questi spostamenti.

Ancora una volta ci troviamo a dover subire i risultati di scelte oltre che non condivisibili anche dettate da criteri che nulla hanno a che fare con la buona amministrazione: perché le azioni messe in campo sono state per lo più stabilite in base a “ragioni” personali e non certo oggettive e derivanti da un’analisi delle professionalità e del fabbisogno degli uffici.

Auspichiamo che dopo quest’ultimo peggioramento dei servizi al cittadino, questa amministrazione riconsideri in termini di efficienza ed efficacia l’organizzazione del personale, cercando di non sprecare le risorse umane in luoghi di lavoro dove non hanno mansioni da svolgere e pertanto che non continui a sperperare il denaro dei cittadini.

Speriamo inoltre che in questa occasione il sempre più frequente silenzio dei sindacati sia dettato dal fatto che non si siano accorti (dopo il lungo periodo di ferie e visto che non ci sono stati comunicati stampa…) del cambiamento operato e causato dalla cattiva organizzazione degli uffici.