SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Migliorano le condizioni di Luca Fanesi, il tifoso rossoblu ricoverato dallo scorso 5 novembre all’ospedale di Vicenza dopo gli scontri seguenti alla partita tra i locali biancorossi e la Samb Calcio. Luca ha recuperato pienamente a livello motorio, ha ancora dei vuoti di memoria seguenti al trauma di quel giorno ma anche su questo aspetto sta recuperando.
Intanto dalle informazioni ufficiose che trapelano da fonti vicentine, sembra che la Procura di Vicenza stia lavorando per inserire nel registro degli indagati alcuni poliziotti del nucleo di Padova coinvolti negli scontri. Se inizialmente si pensava ad una indagine che avrebbe coinvolto tutto il nucleo, adesso sembra che il cerchio si stringa su quattro o cinque poliziotti, probabilmente quelli più prossimi al punto dove è avvenuto l’incidente che ha coinvolto Fanesi. Infatti sembra che da parta della polizia non vi sia una unica versione dei fatti, come nelle prime ore, quando si era affermato che Luca Fanesi fosse caduto accidentalmente contro un cancello di viale Trissino.
Tutto ciò anche perché l’insieme di verifiche, testimonianze e ovviamente referti medici sta conducendo gli inquirenti ad una sola considerazione: che le ferite alla testa riportate da Luca Fanesi siano state provocate da colpi offensivi e non da una caduta. Intanto riguardo il video principale riferito agli scontri, emerge con certezza che il ragazzo che si avvicina al furgoncino della Celere di Padova con le mani alzate, in un primo momento ritenuto Luca Fanesi, non sia invece 44enne tifoso rossoblu ricoverato al San Bortolo, ma un altro tifoso. Notizia che ci viene confermata dal fratello di Luca, Massimiliano Fanesi. Luca, dunque, si trovava già dietro al furgoncino nel momento in cui partono le immagini.
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