SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Contatti serrati e stretti come non mai quelli fra il Comune di San Benedetto e il Ministero dell’Ambiente. Con l’Agraria sempre sullo sfondo. Dopo l’incontro di ieri in cui l’amministrazione ha provato a buttare le basi per finanziare la Piattaforma Ecologica, in questi giorni il Comune mette sul tavolo un’altra carta. Stavolta sul piatto c’è lo Stoccaggio Gas, l’altro grande spettro ambientale del quartiere sambenedettese.

Il sindaco Piunti e il dirigente Germano Polidori hanno firmato una lettera indirizzata proprio al Ministero in cui San Benedetto fa formale istanza di riapertura delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strategica (VIA e VAS), che nel 2014 avevano portato al decreto ministeriale che, in sostanza, dava il semaforo verde di compatibilità ambientale al progetto di Gas Plus. Questo parere, nonostante la posizione contraria della Regione, resta infatti uno degli scogli che lasciano ancora in vita il progetto Gas dell’Agraria.

Nella lettera che il sindaco ha inviato proprio a Galletti (datata 9 gennaio) si fa leva su un fattore determinante: lo sciame sismico che ha interessato il Piceno a partire dal 24 agosto 2016. Nell’istanza si fa infatti preciso riferimento al terremoto, avvenuto dopo il parere di compatibilità ambientale. “Riteniamo indispensabile approfondire almeno la tematica della vulnerabilità sismica del sito” scrivono Piunti e Polidori “Specialmente dopo fenomeni come il terremoto, il principio di precauzione ambientale va applicato accuratamente”.

Attorno alla questione poi, si incastra anche l’udienza dinanzi al Tar fissata per il 21 febbraio prossimo, data in cui l’unico ricorso (promosso da Peppe Giorgini e da altri 46 cittadini) rimasto in piedi contro lo Stoccaggio Gas andrà in discussione. Ricordiamo che il Comune qualche tempo fa è intervenuto nel procedimento amministrativo con un ricorso in adiuvandum (in appoggio n.d.r.) a quello dei cittadini.