SAN BENEDETTO DEL TRONTO – All’ora di pranzo i vertici dell’amministrazione comunale di San Benedetto hanno incontrato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. Il sindaco Piunti e gli assessori Andrea Traini e Andrea Assenti sono infatti stati ricevuti in ministero: sul piatto marginalmente anche la questione delle macerie del terremoto ma il meeting ha approfondito soprattutto la questione relativa alla Piattaforma Ecologica, la discarica a cielo aperto che da anni preoccupa i cittadini del quartiere Agraria.

A sentire il sindaco Piunti si è trattato di un incontro fruttifero: “Il ministro si è detto disponibile a cercare una soluzione e ha capito il problema”. Il nocciolo della questione, d’altronde, sta nelle opere di bonifica che il comune dovrebbe fare sulla Piattaforma. E nei loro costi. “La questione principale è quella economico finanziaria” chiarisce subito Andrea Traini che svela dunque uno dei motivi del viaggio a Roma. Innanzitutto rimuovere i rifiuti dalla discarica dell’Agraria e poi pensare a una bonifica è un’operazione costosa, nell’ordine di diverse centinaia di migliaia di euro, e quindi il tavolo con Galletti è servito all’amministrazione per porre le basi all’accesso a futuri fondi statali per risolvere un problema che ormai da anni affligge il quartiere. (Qui la PIATTAFORMA ECOLOGICA STORY).

Informare però il ministero sui dettagli e sull’excursus storico del sito è la priorità. E per questo il comune ha preso l’impegno di redigere un vero e proprio dossier con dati, foto e tutta la storia della Piattaforma Ecologica da consegnare al ministero in un ulteriore incontro. “D’altronde si tratta di un problema complesso e tortuoso” commenta sempre Traini a Riviera Oggi. L’assessore, che si spese sull’argomento anche quando era alla guida del quartiere Agraria (qui una sua intervista) individua gli elementi di maggiore complessità, per un problema che portò il Movimento 5 Stelle a presentare un esposto nel 2014 e nello stesso anno anche l’amministrazione Gaspari si costituì parte civile. “I problemi principali risiedono nel fatto che il sito è privato ma in ogni caso investe un argomento di competenza del Comune come la salute pubblica” continua l’assessore all’ambiente “perciò la nostra priorità è rimuovere quei rifiuti, anche per i rischi potenzialmente disastrosi che comporterebbe un incendio in quell’area” conclude Traini.