SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Pd sambenedettese si mette in fila per salutare il 2018 e nel contempo tracciare le linee sul 2017. E’ una conferenza stampa che abbraccia diversi argomenti quella indetta dai democratici per il 5 gennaio ma c’è un piatto del menù che probabilmente è rimasto sullo stomaco all’opposizione dallo scorso 23 dicembre. Ed è quello che riguarda la piscina.

“L’anno appena passato ha fatto emergere tutte le carenze e tutta l’incapacità amministrativa di sindaco e giunta” è una delle prime “spallate” del capogruppo Antimo Di Francesco che presto torna sull’argomento project. D’altronde si tratta di un argomento che è stato dominante negli ultimi sei mesi del 2017. “Piunti è riuscito nell’impresa di lacerare i rapporti istituzionali” morde ancora il democratico riferendosi alla battaglia che si è consumata nell’ultima assise dell’anno. “Contrariamente all’impegno preso durante l’insediamento in cui Piunti parlò di rapporto nuovo con l’opposizione, il sindaco oggi è riuscito a recidere il rapporto con tutta la minoranza che rappresenta il 70% dell’elettorato di San Benedetto” tuona Di Francesco.

Ed ecco che il Pd sceglie una strada per tornare sull’epopea del project. E questa strada sono le recenti proposte, elaborate in tandem con la Samb, per arrivare alla riqualificazione del Ballarin. “E’ giusto riconoscere la storia della Sambenedettese quando si parla del vecchio stadio” chiosa invece Tonino Capriotti “ma la stessa cosa non è stata fatta per la piscina comunale. Lì non hanno rispettato la storia delle società sportive che hanno dato la vita in quella struttura” prosegue il democratico che si allinea a quanto, poco prima, aveva espresso sempre il suo capogruppo Di Francesco: “Noi siamo favorevoli al format che si sta portando avanti per il Ballarin, quello di un dialogo con la Samb, ma ci fa riflettere il fatto che lo stesso format non sia stato seguito per la piscina. Noi suggerimmo di riaprire il dialogo con le società di nuoto” continua l’ex assessore “ma la richiesta è stata ignorata. Sul perché adesso ci sia un cambio radicale di approccio chiederemo conto a questa amministrazione” conclude Di Francesco.