SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sembrano loro i due nomi più forti in casa Samb, o almeno i due a cui radiomercato accosta con maggior frequenza i colori rossoblu in un momento in cui nomi e trattative, alla vigilia dell’apertura della finestra invernale, infiammano i media.

Stiamo parlando del centrocampista Giuseppe Rizzo, classe 1991 in forza alla Salernitana e con un curriculum importante quasi tutto in B (per lui anche una parentesi di sei mesi in A col Pescara) e del difensore Alessandro Malomo, di proprietà del Vicenza, un vero e proprio jolly difensivo che Capuano potrebbe schierare ovunque nella sua difesa a tre e che è all’ottavo campionato di terza serie nonostante i soli 26 anni di età.

PARLA PANFILI. Sui due nomi, che potrebbero diventare forse trattative concrete, abbiamo sentito il ds rossoblu Francesco Panfili. “Rizzo e Malomo sono due calciatori importanti ma al momento due idee. Dobbiamo vedere se ci sono le condizioni per portarli a San Benedetto” chiosa il dirigente che aggiunge: “Sono entrambi difficili da raggiungere perché uno è legato al Vicenza, la cui situazione societaria è in evoluzione (Malomo n.d.r.) mentre l’altro (Rizzo) è un calciatore importante, che gioca in serie B. Bisogna capire la sua volontà”.

DOMANI SI APRE IL MERCATO. Appaiono dunque chiari gli scenari di fronte alla Samb che, se dovesse portare a casa i due colpi, probabilmente a quel punto penserebbe quasi solo all’attaccante (anche se un ulteriore colpo a centrocampo, ma di profilo più basso se dovesse arrivare Rizzo, non si potrebbe escludere).

Se infatti Malomo potrebbe far leva su una quadro debitorio importante del suo attuale club che gli potrebbe consentire di fare un percorso verso la Riviera simile a quello fatto da Capuano poco tempo fa, viste le simili situazioni di Modena e Vicenza, per Rizzo sembra più una questione di ingaggio e di priorità di un calciatore con 8 stagioni di cadetteria alle spalle. Anche se, nel caso del centrocampista, il salto “indietro” di una serie non sarebbe una prima volta. Già nel gennaio 2014, infatti, un Rizzo che veniva da un anno diviso a metà fra A e B a Pescara, decise di scendere in C a Reggio Calabria. In quel caso, però, ci poteva essere un fattore determinante: il calciatore, nato a Messina, potrebbe aver fatto quella scelta per riavvicinarsi a casa.