SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La grinta soprattutto. Vedere, in alcuni frangenti, Valente, Miracoli e Tomi stringere in pressing un solo portatore di palla avversario, oppure, dall’altra parte, Rapisarda, Di Massimo e Gelonese rincorrere a perdifiato, è stato il termometro di una prestazione di livello assoluto a livello agonistico. Forse non abbiamo buona memoria ma non ricordiamo squadre che si siano allenate due volte il giorno di Natale o a Santo Stefano.

“Gli altri stappavano spumanti e mangiavano panettoni, noi ci siamo allenati” ha detto a fine gara Capuano. Come dargli torto. La gara perfetta contro la Fermana, terminata con un meritato 3-0, è stata la prima prestazione senza recriminazioni del campionato. La prima netta vittoria casalinga, sempre con tre gol (in precedenza, 3-2 molto sofferto con la Feralpi Salò, 3-1 risolto negli ultimi minuti contro il Santarcangelo) regala agli sportivi rossoblu quella squadra sulla quale, in questi mesi, si è a lungo discettato: è o non è da primi posti? E anzi: è o non è da primo posto?

Calma e gesso, ovviamente. Perché la Fermana vista ieri al Riviera non è equivalente al Pordenone e alla Triestina, che hanno costretto i rossoblu al pareggio casalingo di recente.  Però quanto visto ha diradato i dubbi dei più scettici: se è vero che la Samb, dopo un girone e qualcosa, è virtualmente a tre punti dalla vetta (praticamente, rispetto al Padova, la differenza la fa lo scontro diretto vinto dai veneti al Riviera, in maniera non proprio netta), allora non ci si può nascondere.

Tentare, insomma, è dovere. Che poi l’eventuale aggancio non arrivi, è altra questione. Ma ci sono diversi motivi per cui questa non è una ipotesi da scartare.

  1. Capuano Show. Il tecnico campano, arrivato a San Benedetto in un momento di difficoltà, ha inanellato 4 vittorie e 3 pareggi in 7 partite. Appena 3 i gol presi che proiettano la Samb tra le migliori del campionato. Il tutto con un solo centravanti di ruolo, assente nelle prime partite per infortunio e tornato al rendimento migliore – gol a parte – solo con la Fermana. L’unica partita un po’ sotto tono è quella interna contro il Bassano, la seconda della sua gestione, che lo aveva convinto a mettere da parte il 3-4-3, eredità in parte della gestione Moriero, per approdare al 3-5-2. Contro la Fermana però ha dimostrato di modificare l’assetto di gioco a seconda degli avversari e delle situazioni in campo. I 15 punti di Capuano sono identici a quelli realizzati dal Padova, 4 in più del Renate, 3 in meno della rimontante Reggiana. Però la Samb ha giocato una partita in meno.
  2. Calciomercato. Dopo la sconfitta in Coppa Italia sono andati via dalla Samb l’attaccante Sorrentino e il centrocampista Damonte. Ultimo l’altro centrocampista Di Cecco. Partente dovrebbe essere Troianiello, nelle ultime partite finito mestamente in panchina. Quattro partenze che alleggeriscono il monte stipendi ma che dovrebbero essere bilanciate da alcuni arrivi. Andrea Fedeli parla di un rinforzo per ruolo. Al di là della difesa, dove Di Pasquale sta dimostrando una maturità elevatissima e sarebbe un peccato escludere, servono ovviamente un centrocampista centrale e un centravanti, reparti al momento senza valide alternative rispetto ai titolari. Capuano non ha negato un interesse generale per il centrocampista Nicola Bellomo, barese, al momento in forza all’Alessandria dove non ha però molto spazio. Trascorsi importanti in Serie B e anche A, classe 1991, sarebbe un puntello di assoluta qualità. Per l’attacco si spera in Gianmarco Comi, centravanti del Vicenza autore di 7 gol nonostante le traversie dei veneti, e con alle spalle diversi campionati di B. Considerando che i partenti non hanno di fatto inciso nel rendimento della squadra, l’arrivo di questi due calciatori o di altri equivalenti può soltanto aumentare il potenziale della squadra.

Terminiamo qui il nostro 2017. Un augurio per un 2018 felice a tutti i tifosi rossoblu, e un pensiero speciale per Luca Fanesi.