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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ieri la giunta di San Benedetto ha dato il primo “Ok” al project financing che un’ati (associazione temporanea di imprese) di 5 aziende ha proposto nel gennaio 2017. Si tratta del primo via libera politico al progetto di riqualificazione della piscina “Gregori” che porterà l’impianto verso una gestione privata della durata di 30 anni. I prossimi passi sono il voto della stessa delibera in Consiglio Comunale (molto probabilmente prima di Natale) e poi la pubblicazione di un bando che permetterà all’aggiudicatario di iniziare i lavori sull’area.

TUTTI I DOCUMENTI ADESSO SONO PUBBLICI. L’atto della giunta sambenedettese arriva alla fine di mesi in cui si è consumata un’aspra battaglia attorno al project, con maggioranza e amministrazione da una parte e opposizione e comitato “Stop Project” dall’altra. Una lotta sui numeri del piano economico finanziario, sulle superfici di progetto e poi ancora su aspetti sportivi, urbanistici, sui parcheggi. A parte una ristretta cerchia di persone, però, (consiglieri comunali e comitato in particolare) la città non ha mai avuto sotto mano i documenti e i progetti, ovvero i campi di battaglia sempre punto di riferimento dell’intera questione ma sempre carte il cui contenuto specifico era rimasto sconosciuto alla collettività. Oggi decidiamo di pubblicarne qui la maggior parte (alcuni documenti, per questioni di dimensioni non sono pubblicabili nel nostro sito ma in ogni caso consultabili nella piattaforma del Comune di San Benedetto. CLICCA QUI).

UN’APPROVAZIONE PARZIALMENTE CONDIZIONATA. A cominciare dalla delibera di giunta (Delibera di Giunta) che verrà votata in Consiglio Comunale e che approva il progetto di fattibilità e dichiara l’interesse dell’amministrazione. Nel documento è contenuta principalmente l’istruttoria redatta dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP) Annalisa Sinatra che contiene l’iter storico delle proposte dei privati e delle modifiche richieste dall’amministrazione, modifiche “in gran parte recepite dai proponenti” scrive il Rup, ma in altri casi (si vedano ad esempio le condizioni sull’urbanistica di Polidori e la questione dell’allocazione del rischio) rimaste ancora “sospese”, il che rende il project appena approvato dalla giunta parzialmente “condizionato” come tra l’altro vi aveva anticipato Riviera Oggi qualche giorno fa CLICCA QUI. Tra le condizioni “sospese” (e che dovranno essere integrate dai privati) spiccano ancora, come detto, quelle prescritte da Germano Polidori (che scrisse, come da legge, che il bar debba stare aperto solo durante le manifestazioni sportive ufficiali e che le coperture dei campi sportivi debbano essere facilmente removibili) e quelle relative alla “riallocazione del rischio”. L’istruttoria inserita nell’atto di giunta prevede infatti una tabella in cui c’è una modifica dell’allocazione del rischio rispetto alla bozza di convenzione pubblico-privato. Il rischio economico e operativo, nell’allegato, è infatti rimesso adesso in capo ai privati mentre la partecipazione al rischio da parte dell’ente permane per alcuni rischi in fase di costruzione che comportino ritardi nell’esecuzione delle opere (es. rischio per modifiche dei progetti, per problemi nel rilascio di autorizzazioni ecc.).

ASPETTI TECNICI. Tra i documenti che oggi diventano di pubblico dominio c’è la relazione generale sugli aspetti economici, sociali, progettuali e sportivi dell’intervento (rimandiamo al LINK del Comune) e anche il cronoprogramma dei lavori che fissa in 365 giorni lavorativi il tempo necessario a completare tutte le opere, di cui 227 solo per rifare la piscina esterna (cronoprogramma dei lavori), e poi una relazione tecnica (relazione tecnica), la planimetria del progetto (planimetria generale (stato di progetto))Planimetria , le spese per un totale degli investimenti che ammonterebbe a 3,6 milioni di euro (spese). Sempre per rimanere su progetti e documenti tecnici è stato divulgato anche il calcolo delle superfici, anche questo al centro di diverse discussioni alimentate e portate a galla negli scorsi mesi da opposizione e comitato (calcolo superfici totale (progetto)). C’è poi la questione parcheggi, per rimanere in tema di argomenti che sono stati oggetto di polemiche. Il progetto ne prevede 3600 metri quadrati e sulla questione, visto che sono previsti stalli (per es. in via Scarlatti) in strade pubbliche, si è consumata una battaglia nella battaglia (superfici parcheggi).

CONTI E SERVIZI. C’è poi la bozza di convenzione fra pubblico e privato, anch’essa oggetto di discussioni, soprattuto per la parte che riguarda l’allocazione del rischio come già detto fra l’altro (Bozza di convenzione pubblico-privato) e i famosi conti del project, di cui un po’ tutti hanno parlato dall’estate scorsa e che oggi sono consultabili da tutta la città (Piano Economico Finanziario). Infine vi proponiamo anche i piani di utilizzo futuri dell’impianto previsti dai proponenti (caratteristiche servizio) che spiegano come i proponenti vorrebbero gestire la piscina: dalla vasca coperta a quella scoperta, passando per i corsi di nuoto, le sale fitness e palestra, i campi sportivi e ancora gli orari di apertura/chiusura e la gestione del personale.