ACQUAVIVA PICENA – Alcuni mesi fa, dopo aver visto in che condizioni versa la zona industriale (se così si può ancora chiamare) di Acquaviva Picena, per l’esattezza quella dove c’è la sede della Roland e di altre attività industriali, pubblicammo una serie di fotografie che illustravano un degrado veramente singolare, nonostante sia un territorio molto frequentato per svariati motivi, compreso un ristorante storico, i cui frequentatori meriterebbero un ‘panorama’ migliore.
Passi questo aspetto ma non è possibile accettare il totale disinteresse da parte del sindaco Rosetti. Eppure le lamentele non arrivarono soltanto da noi ma da tanti cittadini. Alcuni di loro ci dicono che per il primo cittadino di Acquaviva questo tipo di comportamento è abbastanza usuale. Insomma fa spesso finta di niente.
Quello che è successo l’altro giorno con la zona al buio ha però passato il segno. Non è infatti una zona franca, tipo per esempio la ‘striscia di Gaza’, che in pratica non appartiene a nessuno, è una terra di mezzo (tra Acquaviva e San Benedetto) e basta. La pioggia di questi giorni ha evidenziato ancor più i tantissimi problemi mai risolti fino a farci arrivare una lettera di protesta dura ma significativa.
Fino d oggi proclami tanti ma fatti zero. Eppure la nostra zona era stata definita come una mucca bella e prosperosa da dover mungere senza dare nulla in cambio. Appena il latte è finito siamo stati completamente abbandonati. Quando piove le strade diventano un fiume con fango e pozzanghere pericolose. Per non parlare di auto e moto che sfrecciano indisturbate in via Leonardo da Vinci. Per i pedoni attraversare la strada è diventata un’operazione ad alto rischio. Abbiamo fatto segnalazioni alla polizia locale ma non si è mai visto nessuno. Tanto meno si è pensato a dissuasori o a postazioni di autovelox. Abbiamo spesso segnalato anche la mancanza di segnaletica nell’incrocio tra via Da Vinci e via Buonarrotti. Noi quel crocevia lo chiamiamo kamikaze”
La conclusione è ancora più forte: “Constatato lo scarso interesse del sindaco di Acquaviva non sarebbe il caso di far annettere la zona al comune di San Benedetto dl Tronto?“.
Se il sindaco Rosetti continuerà con il suo ostinato silenzio, l’ultima richiesta potrebbe diventare realtà. Sarebbe anche giusto. Dimostra altresì che la necessità di unire in unico comune i paesi rivieraschi e quelli collinari adiacenti (Fusione per la creazione di una Città Grande) è sempre più impellente.