SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  In mattinata è stato tirato in ballo in più di un’occasione. Sulla sanità e sulla piscina, due argomenti che in settimana, dopo le inaugurazioni all’Ospedale e la “super commissione” in Comune, hanno riempito sia i giornali sia i serbatoi, ideali, della battaglia politica.

Dopo la lunga reprimenda di Urbinati, che ha contestato le lamentele del sindaco davanti ai vertici Asur, lo stesso Piunti decide di entrare a gamba tesa sulla questione Ospedale. “Urbinati? Lui non parla ma taglia i nastri” stuzzica il primo cittadino riferendosi alla circostanza di mercoledì, in cui il consigliere regionale non ha preso parola durante l’inaugurazione della nuova Geriatria ma si è fatto fotografare con il Governatore all’atto del classico taglio del nastro.

Piunti poi risponde anche sulla questione ospedale unico, con Urbinati che ha dato abbastanza chiaramente responsabilità all’orbita di Castelli e Piunti, sulla reticenza dei sindaci piceni a localizzare la sede del futuro “super ospedale”. “L’ospedale unico è una foglia di fico e senza un piano finanziario (per il futuro ospedale n.d.r.) io non mi faccio prendere in giro né da Ceriscioli, né da Marini, né tanto meno da Urbinati che invece di difendere i cittadini che gli hanno permesso di andare a ricoprire un ruolo in regione, assume le vesti di un Giuda Iscariota tradendo i suoi concittadini”.

“Sentirsi dire in faccia da Marini che questa è la migliore sanità del paese è un’altra presa in giro” continua uno scatenato Piunti. “Io non ci sto a sentire certe dichiarazioni quando c’è tutto un passato di promesse mai mantenute e servizi mai attivati. Guardiamo la situazione del pronto soccorso e di Ortopedia – continua l’azzurro-  e ancora Oncologia, che viene tenuta in sofferenza per via del personale ridotto. Per questi motivi io non prendo lezioni da Urbinati e anzi continuerò a far venire sempre più a galla le situazioni che non vanno nella nostra sanità.”

In conclusione poi, il sindaco torna anche sulla questione piscina, giustificandosi per il silenzio nell’ultima commissione (“è stata una commissione tecnica convocata su richiesta precisa dell’opposizione e serviva a dare risposte tecniche che i dirigenti hanno dato”) e soprattutto dando una notizia che in pochi si sarebbero aspettati dopo la giornata di mercoledì, che sembrava aver sancito un rallentamento del percorso politico del project. “Stiamo lavorando per concludere il percorso politico del project entro il 2017 mentre il bando inevitabilmente slitterà al 2018″ chiosa Piunti che a questo punto conferma che si aspetta il voto del consiglio entro questo mese di dicembre.