
Dove sono i giovani? Quelli sotto i 30 anni.
Ce ne sono pochi, pochissimi, negli incontri politici. Di sinistra, destra, stellati, “civici”.
Ma ne incontri pochi – pochissimi – anche negli incontri culturali: presentazioni di libri, cinema, teatro (ad eccezione delle truppe scolastiche). A parlare con gli autori. Pochi persino ai concerti pop – ad esclusione delle star un tanto al like, forse.
Pochi – sempre pochissimi – nelle assemblee di quartiere; negli incontri con le giunte comunali; nelle associazioni culturali, ambientaliste.
Dove sono questi ragazzi?
Forse sono emigrati, tanti come i loro bisnonni, e non ci sono più?
Lascia un commento
Forse nella politica, o nel modo di far politica, non crede piu’ nessuno o ne sono disgustati?
Cercavo una riflessione più ampia. Forse provocatoria. Se sono disgustati, sono disgustati un po’ di tutto…
Ciao Pierpaolo, io ho forse solo risposto alla tua prima riga, ma quella e’ l’impressione che ho. A 30 anni erano gia’ 5 che me ne ero andato. Politica l’avevo fatta attivamente alle superiori e all’universita’ ricoprendo cariche rappresentative sia in consiglio di facolta’ che in quello di amministrazione. Quello visto in quegli anni, e a quanto pare nulla e’ cambiato poi nei successivi 20, anzi, ha generato in me un profondo disgusto. Non mi dilungo qui a scriverne i motivi e le minacce piu’ o meno velate ricevute in quegli anni. Minacce non di natura fisica ovviamente che ti… Leggi il resto »
Riposto il commento perche’ ho visto che e’ stato identificato come spam Ciao Pierpaolo, io ho forse solo risposto alla tua prima riga, ma quella e’ l’impressione che ho. A 30 anni erano gia’ 5 che me ne ero andato. Politica l’avevo fatta attivamente alle superiori e all’universita’ ricoprendo cariche rappresentative sia in consiglio di facolta’ che in quello di amministrazione. Quello visto in quegli anni, e a quanto pare nulla e’ cambiato poi nei successivi 20, anzi, ha generato in me un profondo disgusto. Non mi dilungo qui a scriverne i motivi e le minacce piu’ o meno velate… Leggi il resto »
Non mi riferivo alla situazione sambenedettese. Gli “spazi”, sia fisici che culturali, vanno anche presi e occupati.
Allora la risposta, caro Pier Paolo, è molto più complessa, legata anche alla socialità e alla socializzazione. Ci sarebbe una lunga bibliografia da elencare e un dibbatito da aprire, ma si dovrebbero per primi coinvolgere i diretti interessati. Il nocciolo della questione sta proprio qui, nel come e nel dove. Mettiamo da parte la situazione locale (che è comunque parte del tutto, sempre meglio cominciare da qualche parte, perché non cominciare da casa nostra?), va bene, parliamo di conquista e occupazione degli spazi da parte dei giovani, è sicuro che siano interessati a farlo, meglio, è sicuro che non l’abbiano… Leggi il resto »
Caro Pierpaolo il tema dei giovani è un argomento deprimente perchè sanno perfettamente che non c’è rimasto più nulla per cui lottare. Basti vedere il tema della profonda ingiustizia sociale delle pensioni per capire ormai non abbiamo più nulla da rivendicare. Se la politica avverte i giovani come un problema, da tenere al guinzaglio da provare a sfamarli con qualche bando alla “Garanzia Giovani” piuttosto che creare delle vere opportunità scardinando rendite di posizione capisci che è normale che i giovani si preoccupino più della loro sopravvivenza che dell’impegno politico. Poi se l’impegno politico deve essere quello del ’68….. meglio… Leggi il resto »