SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si tagliano i nastri al Madonna del Soccorso che nella mattinata del 29 novembre inaugura il nuovo reparto di Geriatria che si gode investimenti per 273 mila euro che hanno portato, fra le altre cose, 38 nuovi posti letto fra quelli riservati agli acuti (20) e ai post-acuti (18).

Assieme alla nuova unità si va a celebrare anche la ristrutturazione(“reingegnerizzazione” tecnicamente) della Cardiologia a indirizzo riabilitativo. Presenti gli stati maggiori della Sanità locale e marchigiana con i dirigenti Asur Giulietta Capocasa e Alessandro Marini assieme al Governatore Luca Ceriscioli, accompagnato dal consigliere regionale Pd Fabio Urbinati.

PARLA PIUNTI. All’inaugurazione fa la sua apparizione anche Pasqualino Piunti che prende parola per primo parlando di “giorno di festa quando si celebrano delle inaugurazioni”. Il primo cittadino però, si toglie qualche sassolino dalla scarpa, assicurando comunque, le sue, “non sono critiche, ma osservazioni della realtà”. Qualche riferimento alla situazione della sanità in città il sindaco infatti lo fa, e rivolgendosi idealmente a Ceriscioli, seduto due posti affianco: “Non dimenticate le criticità di questa città che dopo il terremoto si è guadagnata una vocazione all’emergenza, testimoniata anche dai nostri accessi al pronto soccorso. Non dimentichiamo che siamo i rappresentanti della salute dei sambenedettesi” si chiude l’intervento di Piunti.

LE NOVITA’ IN OSPEDALE. Si passa poi all’illustrazione, prima del nuovo reparto di Geriatria (introduce il dottor Mario Sfrappini) che godrà di nuovi magazzini, infermerie, impianto elettrico e bagni oltre a una serie di interventi di edilizia che fanno dell’unità operativa posta al primo piano del corpo “D” una “risposta alle sempre crescenti e diversificate esigenze dell’anziano fragile” sottolinea il primario. Introdotti dalla direttrice dell’Area Vasta Giulietta Capocasa si succedono all’introduzione delle inaugurazioni anche il dottor Persico per Cardiologia e la dottoressa Nespeca per il progetto “Hospice”. Il percorso di Cardiologia (da qualche anno al centro di furiose polemiche per lo smembramento dell’Utic) si doterà con la ristrutturazione del terzo piano di 12 posti letto per la degenza ordinaria e 4 per quella semi – intensiva che consentirà, la gestione dei pazienti bisognosi di riabilitazione cardiologica e il monitoraggio di determinate situazioni acute (si pensi agli scompensi cardiaci, malfunzionamenti dei pace maker, aritmie…). Il terzo nastro che Ceriscioli & Co. vanno a tagliare riguarda il progetto “Hospice” destinato alle cure palliative per i malati terminali che avrà sede al quinto piano del corpo “C”. Si tratta di un progetto non ancora pronto in realtà, visto che si prevedono 90 giorni per l’esecuzione dei lavori, ma che andrà a costare circa 90 mila euro per garantire 8 posti letto per malati terminali che potranno usufruire, una volta avviato l’Hospice, di un medico, uno psicologo, un dietista, 6 infermieri e un fisioterapista.

MARINI: “QUELLA MARCHIGIANA MIGLIORE SANITA’ DEL PAESE“. Se fa discutere un po’ la collocazione, al quinto piano, dello stesso “Hospice” come ammette la stessa responsabile, la dottoressa Nespeca, ci pensa il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini a sgombrare il campo dalle polemiche dando vita a un discorso piuttosto sentito in cui il dirigente mette in chiaro certi punti (“si può fare meglio ma l’alternativa è il non fare e noi in questi due anni e mezzo stiamo facendo anche per il Piceno”) e si fa trasportare, forse, dall’entusiasmo parlando della Sanità marchigiana come “la migliore di questo paese”, guadagnandosi pure un “esagerato” pronunciato dal vicino di “banco” Pasqualino Piunti.

CERISCIOLI SULLA POLEMICA POSTI LETTO. Tocca poi a Luca Ceriscioli chiudere il programma con un discorso (in parte ve lo riportiamo nel VIDEO) che arriva a toccare anche le recenti polemiche sui posti letto (un recente atto di Giunta ha assegnato 140 posti letto nuovi in Regione, ma nessuno nel Piceno ndr.) “I nuovi posti letto deliberati vanno a aumentare i parametri di aree come Pesaro (ne arrivano 80) e Fermo (30) che erano al di sotto dei 3,7 posti letto ogni mille abitanti” mentre l’Area Vasta 5 per il Governatore è “in regola” con i suoi 3,76. “Quelli che vanno ad Ancona (20)” continua il presidente della Regione “sono posti letto di tutti, a servizio della Sanità regionale”.