SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 140 posti letto in più per la rete ospedaliera marchigiana: lo ha stabilito il 27 novembre la Giunta Regionale.

Considerando in maniera geografica le Aree Vaste, è previsto in AV1 un incremento di 80 posti letto per acuti e post-acuti, 20 saranno quelli aggiuntivi in AV2, 10 in più in AV3 e 30 ulteriori in AV4.

E l’Area Vasta 5 (ovvero nel Piceno) ?

Se lo domanda anche il consigliere comunale di San Benedetto Valerio Pignotti: “Aumentati i posti letto per i malati in fase acuta in tutte le provincie delle Marche tranne che nel Piceno. Oramai è ben chiaro che l’Area Vasta 5 rappresenta il fanalino di coda della sanità marchigiana. Lo dimostrano ogni giorno con gli atti Ceriscioli & Co”.

Il giovane politico afferma: “Con la delibera di ieri, l’esecutivo regionale dispone un aumento dei posti letto nell’Area vasta 1 (Pesaro) di 80, Area Vasta 2 (Ancona) di 20, area vasta 3 (Macerata) 10 e in  Area Vasta 4 (Fermo) 30.
E l’Area Vasta 5? Nulla. È certificato che nelle Marche la sanità è a doppia velocità: il Pesarese, terra del governatore Ceriscioli, vede un considerevole aumento dei servizi sanitari mentre il Piceno resta fermo al palo”.

Pignotti analizza la situazione presente a San Benedetto e Ascoli: “I nostri presidi ospedalieri, il Madonna del Soccorso e il Mazzoni, sono prossimi al collasso. Abbiamo due  pronto soccorso perennemente intasati, con gravi carenze di personale medico e paramedico – aggiunge – Le eccellenze sul territorio sono sempre meno e mentre in tutte le altre provincie delle Marche la Regione ha fretta di stabilire i luoghi per il cosiddetto ospedale unico nel Piceno l’Ospedale di secondo livello con le maggiori professionalità resta solo un miraggio”.

Il consigliere conclude: “Pagano purtroppo queste scelte della Regione i cittadini del Piceno, inermi e sempre più sfiduciati di riuscire ad avere a pochi chilometri da casa i servizi che sono invece assodati e scontati per altre realtà di serie A”.