SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se i Disoccupati Piceni hanno un nemico, quello è il disfattismo. A riprova del fatto che chi non ha un lavoro non manca certo di buona volontà. Il gruppo ha incontrato alcune amministrazioni presso il palazzo dei Capitani per riaffermare la necessità e l’urgenza di un intervento contro la difficile situazione economico-sociale del territorio.

“Abbiamo ricordato – afferma Luigino Pignoloni – che sono parecchi i cittadini che da molti anni sono senza occupazione e reddito”.  Questa settimana, tra le persone incontrate in piazza dal gruppo, è riportata la testimonianza di Gabriele:  “ Ho finito la Naspi, ho un mutuo da pagare. Io faccio lo steward allo stadio e per guadagnare 50 euro devo andare fino a Milano o Genova”.

Prosegue la dichiarazione: “A noi disoccupati serve un posto di lavoro stabile per vivere serenamente e con dignità. Serve realizzare un nuovo piano di sviluppo sostenibile per tutto il Piceno. I rappresentanti politici locali dovrebbero interpellare il ministro dello sviluppo economico“. Conclude Gabriele: “In questo momento i sindacati e i lavoratori dovrebbero essere solidali; si dovrebbe bloccare lo straordinario, ridurre l’orario di lavoro e cercare di fare lavorare tutti”. Proprio come viene riaffermato dal rappresentante del gruppo: “Il nostro è un appello all’unità, solo insieme possiamo farci sentire e chiedere interventi urgenti e straordinari”.

Nella circolare Inps del 22 novembre 2017 si parla del Rei ma il beneficio riguarderà in prima battuta  le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati. Potranno accedere all’ammortizzatore le sole famiglie con Isee non superiore ai seimila euro e patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore ai ventimila euro. “Sicuramente è un beneficio importante – commenta Pignoloni – ma insoddisfacente. L’unica parte che ci sembra interessante del Rei è quella relativa ad un progetto personalizzato per il reinserimento del disoccupato e ricorda il punto della nostra piattaforma con cui chiediamo l’istituzione di un tutor responsabile del disoccupato.

“Il tempo delle lamentele è finito, serve partecipazione”, ammette Pignoloni. L’elenco completo delle proposte dei disoccupati può essere chiesto tramite WhatsApp al numero 334 7555410, o ad una delegazione presente martedì e venerdì al mercato di San Benedetto e giovedì e venerdì pomeriggio in Ascoli in piazza Arringo. Chi vuole seguire i Disoccupati Piceni può seguire le loro iniziative anche su Facebook, cercando il gruppo omonimo.