SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ezio Capuano incontra la stampa alla vigilia della sfida fra Teramo e Samb, in programma lunedì sera al Bonolis.

Si parte dalle condizioni fisiche dei calciatori. Vittorio Esposito si è allenato poco in settimana e Capuano spiega perché. “Esposito fermato per motivi precauzionali, è a disposizione per Teramo. Assolutamente sì. A Caserta non ha giocato per questo motivo”.

SUI POSSIBILI EPURATI. Dopo la fura presa di posizione in settimana della società si era parlato di epurazioni immediate in rosa. Forse, però, il mister ridimensiona la questione. Ci saranno sorprese a Teramo dunque? “La gestione di uno spogliatoio non è facile quando si sente dire sempre che c’è qualcuno che andrà via. Il mercato è lontano” aggiunge Capuano. ” Io penso ad allenare il gruppo e la squadra, non so che sorprese vi aspettate: lunedì manderò in campo la squadra migliore, quella che mi darà le maggiori garanzie”.

“NON POSSIAMO CREARE ASPETTATIVE DELETERIE”. “Questa è una squadra con una classifica importante, contro il Bassano abbiamo avuto tre calci d’angolo in cui potevamo prendere gol, una sola volta loro hanno fatto un’azione in movimento. Noi abbiamo avuto almeno quattro gol su palla in movimento. Siamo una buona squadra ma non possiamo creare aspettative deleterie per il futuro. Qui tutti vogliamo stravincere, ma creare aspettative irreali non va bene, questa non è una squadra che può vincere ogni partita per 3 a 0. Questa è una squadra che sta facendo bene, il Vicenza che deve dire? L’Alessandria? La Reggiana?”

CASERTA E IL RITIRO: “NON E’ RITIRO PUNITIVO”. “Ho fatto una sfuriata nel dopo gara di Caserta, è la verità. In quel momento mi sono arrabbiato perché la squadra ha fatto bene ma ha peccato di cattiveria, ci potevano essere sei gol di differenza fra noi e il Caserta. Il ritiro? Ho chiesto alla società di mandarci in ritiro perché volevo conoscere di più la squadra. Non è un ritiro punitivo, volevamo assemblare la squadra in vista di una partita importante, per dare una gioia alla squadra e al tifo.”

I giocatori che pensano di loro stessi? Sono squadra da primi posti? “Nell’indole di un calciatore c’è sempre l’idea di essere il più forte, il giocatore che non gioca pensa di essere più forte di chi non gioca, a tutti i livelli. Io posso dire che penso della squadra, non so che pensano i giocatori” risponde chiaramente Capuano.

SUL TERAMO. “Affrontiamo una squadra forte e i derby sono emotivamente difficili. Noi ci dobbiamo mettere cuore, carattere e voglia. Ci tiene la proprietà e la città intera a questa partita.” Tattica? “Ho provato diverse soluzioni, il trequartista, la difesa a quattro, è il mio compito cercare di creare difficoltà a una squadra ben allenata come il Teramo”.

SU FEDELI. “Le aspettative del presidente per gli investimenti fatti sono notevolissime e io le rispetto. Ma io credo che essere uno yes man nella vita sia essere come un pupazzo, far valere le proprie idee è importante. Il presidente è amareggiato: nel calcio ci sono fasi iniziali, centrali e finali. Alla fine i valori vengono fuori, questa squadra all’inizio ha fatto troppo bene creando aspettative nell’inconscio a ognuno di noi. La squadra va giudicata alla lunga, è una buona squadra, ma è normale che il presidente, essendo un vincente, non accetta la sconfitta. Forse si aspettava, come leggo, qualcosa in più da qualche giocatore. Io però non so le sue aspettative su ogni singolo giocatore anche perché sono qui da poche settimane.”

CHIOSA FINALE SUGLI OBIETTIVI. “Se la Samb non arriva ai play-off con questa squadra smetto di fare l’allenatore. Ma se mi parlate di campionato importante, arrivare fra le prime cinque, è qualcosa di diverso. Noi andiamo ovunque per vincere, compreso Teramo. Noi vogliamo vincere quanto il Teramo, possiamo non vincere lunedì, perché nel calcio ci sta. Ma non andremo mai da nessuna parte per pareggiare”.