SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Per un giorno il mondo del nuoto e l’amministrazione comunale depongono l’ascia di guerra e i dissapori legati alla questione project financing per il più nobile dei motivi. Celebrare la straordinaria storia della a.s.d. “Cavalluccio Marino”, un esempio di sport e inclusione sociale che da esattamente trent’anni fa “nacque quasi per scherzo” racconta un visibilmente emozionato Diego Unterhuber, il presidente della società di nuoto affiliata alla Cogese.

Oltre trecento ragazzi e ragazze avvicinati al nuoto dal 1987 e di questi circa cento avviati alle gare agonistiche che hanno regalato alla società sambenedettese medaglie e soddisfazioni come 2 bronzi a Glasgow nel 1990, 2 ori agli europei del 2002 e ancora altre tre medaglie (un oro, un argento e un bronzo) alle più recenti sfide internazionali di Taipei e Coimbra. Questa è la realtà della Cavalluccio Marino che ogni anno partecipa a ben cinque diversi campionati nazionali ma la cui più grande vittoria è quella dell’inclusione sociale e dello straordinario insegnamento a superare attraverso lo sport gli ostacoli della vita, un concetto che fa suo anche il Sindaco Piunti che nella giornata di oggi (24 novembre) consegna una pergamena come regalo di compleanno alla società (“siete bravissimi e bellissimi” dirà il primo cittadino ai tanti ragazzi accorsi in Comune per il trentennale) e a un suo atleta in particolare: Piergiorgio Tommolini.

La storia di Piergiorgio è una favola nella favola. Il ragazzo, avviato alle gare da giovanissimo, ha dovuto rinunciare alle sue aspirazioni per un grave problema cardiaco e un pacemaker che gli ha chiuso le porte dell’agonismo, un duro colpo per un ragazzo già provato dalla vita. Il nuoto però gliel’ha cambiata e questo Piergiorgio l’ha voluto mettere per iscritto e insieme al suo presidente (Diego Unterhuber) ha buttato giù un libro, interamente di suo pugno. “La mia vita nel nuoto” diventa così il manifesto di quello che lo sport può fare per i più sfortunati, e il coinvolgimento, l’entusiasmo, si può quasi toccare con mano dagli applausi dei compagni di squadra quando Piergiorgio prende la parola per descrivere la sua fatica letteraria. E in questo video possiamo decisamente vederlo.

Nel 2015 Riviera Oggi aveva incontrato questa fantastica società e ne aveva raccontato l’impegno quotidiano alla ricerca “di un trattamento da persone normali per questi ragazzi” ci diceva quasi tre anni fa Unterhuber (CLICCA QUI) che ci raccontava pure l’epopea di Francesco Fiscaletti, atleta paralimpico sambenedettese affetto dalla Sindrome di Down che per anni è stato fiore all’occhiello della Cavalluccio Marino con tantissime gare vinte, molte di quelle di cui parlavamo poc’anzi. Ma in qualche modo, oggi più di ieri, possiamo dire che lo sono tutti.