SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Conferenza stampa di Andrea Gianni, direttore generale della Samb.

“Scusate la mia voce ma esco adesso dallo spogliatoio e quindi mi si è un po’ abbassata. Vi posso garantire che la prestazione di ieri, non tanto il gioco quanto l’atteggiamento ci hanno così infastiditi che non sono stato per niente tenero. Ha iniziato il nostro mister ieri nello spogliatoio e non ho mai visto una persona così determinata, diretta e schietta e feroce in uno spogliatoio.

Questa è l’analisi della partita di ieri (sconfitta in Coppa Italia a Caserta 3-1 ai supplementari, ndr). Abbiamo perso pur avendo avuto oltre 10 palle gol. Abbiamo perso una partita che non dovevamo perdere perché siamo la Samb e non ci possiamo permettere di perdere certi incontri. Non solo ieri, certo. Abbiamo un blasone e una città da rispettare e ne siamo pienamente coscienti ma vi posso garantire che chi lavora qui dalla mattina alla sera è cosciente e sta lavorando duro. Abbiamo tenuto a rapporto la squadra e deciso di portarli in ritiro, bontà loro e fortuna loro l’albergo di Cascia è ancora pieno di quei poveri terremotati e non volevo incidere su un momento per loro drammatico.

La squadra domattina andrà a Monteprandone fino a lunedì, hotel San Giacomo, per vincere perché questo è l’unico risultato che vogliamo. Questo è quanto riguarda la squadra.

Amo sempre mettere la faccia in quello che dico e in quello che faccio e nelle cose in cui credo. Doveroso fare un passaggio. Quando il nostro presidente Fedeli minaccia di andare via o dice che è stufo o non se la sente più, al tifoso normale che vive la Samb quotidianamente può sembrare strano. Al tifoso che viene in trasferta e fa 600 chilometri e che lotta anche tra la vita e la morte può sembrare ancora più strano. Ma non è così.

Noi viviamo quotidiani attacchi di persone che non vogliono il bene della Samb e sarà nostra cura debellarli ma è giusto che la gente debba tacere perché mi sono stufato di soccombere e tacere sempre per le questioni negative. Come l’ex direttore sportivo Federico che su Fb continua a scrivere della Samb dell’anno scorso e dice che il presidente è un pazzo scatenato. Lui pur esonerato ha continuato a percepire stipendio come da contratto. Io non ho contratto, ad esempio.

Oppure ricevere lettere di avvocati dove l’ex team manager chiede 50 mila euro (Diomede, ndr). Non è questo. La gente di San Benedetto è quella che ci supporta in curva, distinti, tribuna. Che ha perso la famiglia, i figli per la Samb. Non permetterò mai a nessuno di intaccare l’onorabilità della Samb. Perché ce la sentiamo nostra, la sento mia, nel cuore, e do la mia vita per la Samb. Non permetterò mai di chiedere 50 mila euro per ferie non pagate, anche se è stato pagato fino alla fine pur non lavorando. Sono irruento e forse troppo deciso, troppo rigido nelle regole. Non lo so. Di certo io voglio insegnare ai miei figli che se lavori vieni pagato ma se manchi in qualcosa fai mea culta e stai zitto.

Ieri abbiamo avuto ospiti gli ispettori della Covisoc che ci fanno i complimenti sui nostri conti. Sono anni che non succede una cosa del genere, perché la città e il tifo se lo meritano. Fin quando Franco e Andrea saranno al timone della Samb determinati atteggiamenti non passeranno. Abbiamo combattuto contro la strumentalizzazione per duemila biglietti regalati ai bambini. Vi sembra normale che abbiamo dovuto fare un comunicato stampa? Lo faremo ogni domenica. Per la città, i colori, i nostri tifosi, e chissà se la stessa veemenza viene utilizzata per chi lotta tra la vita e la morte. Luca (Fanesi, ndr) la nostra vicinanza ce l’ha, una nostra delegazione è andata, la nostra maglietta ce l’ha.

Questo è il mio sfogo, una persona che vive a San Benedetto e la squadra 24 ore su 24. Non sono il direttore generale che sta in ufficio, ma la mattina presto o la sera quando i giocatori vanno via. La gente che merita è Pietro Buongiorno, che fa il team manager tra noi. Le persone che intendono denigrare e far male alla Samb qua non passano, che si sappia.

Riguardo la squadra, sicuramente c’è qualcuno che non si sta impegnando, abbiamo già preso dei provvedimenti. Disciplinari e tecnici, oggi qualcuno non si allenerà. Abbiamo appuntamento con i procuratori questo pomeriggio e alle 19 ci sarà una riunione tecnica. Se qualcuno non vuole andarsene subito amen, sennò aspetta gennaio.

I soldi sono stati spesi in maniera oculata. Decideremo insieme al mister, sicuramente qualcuno non si allenerà. Siamo soggetti a regole ben precise, dobbiamo garantire al giocatore di allenarsi poi se sarà convocato per scelta tecnica spetterà al mister. Non faremo comunicati e mettere a conoscenza delle nostre scelte, mettiamo a conoscenza i giornalisti e parliamo delle nostre problematiche non solo a livello sportivo.