Involuzione Samb? Dopo la scialba partita contro il Bassano al Riviera delle Palme, la Samb è riuscita soltanto per un’ora a mantenere l’atteggiamento sbarazzino che ha sempre tenuto fuori casa in questo campionato. Dopo di che è tornata una squadra normale tipo Reggiana, Vicenza (per fare due esempi di squadre blasonate) che non hanno smalto e si rendono raramente pericolose. Tanto è stato dal quarto d’ora della ripresa fino al 120° minuto. Non vorrei che fosse un’escalation alla rovescia che abbia un continuo a Teramo lunedì  prossimo. Significherebbe che la Samb ha preso una brutta china dalla quale sarà difficile poi rialzarsi.

È vero che la gara è stata condizionata dal gravissimo errore di Pegorin ma la differenza tecnica tra le due squadre doveva permettere alla Samb di riprendere in mano la partita e vincerla. Invece come domenica scorsa, secondo me, ci ha messo lo zampino mister Capuano quando tolse Di Massimo e ieri sera Vallocchia, fino a quel momento i migliori in campo. L’ex Benevento era stato un pericolo costante per la difesa locale pur non riuscendo a concretizzare come poteva. Doveva entrare Valente ma per Troianiello anche stasera spento, senza idee e atleticamente sotto tono.

Le caratteristiche della Samb attuale sono quelle di una squadra sbarazzina che, pur perdendo qualcosa per inesperienza (ma se i giovani non giocano non cresceranno mai), non aveva finora perso così nettamente in campo avverso. Sia a Renate (autogol), sia a Vicenza (rigore causato ingenuamente), sia in casa con il SudTirol (autorete) sia oggi (papera di Pegorin) è stato un episodio a decidere il risultato ma mai la squadra si era  arresa come a Caserta o aveva rischiato di perdere in casa come contro il Bassano.

A fine gara Franco Fedeli era molto amareggiato: “Ma come si fa a fare un errore come quello di Pegorin, senza il quale avremmo sicuramente vinto. Ogni volta ne succede una. Pare però che le sorti della Samb interessino solo a me mentre dovrebbero interessare di più a chi prende tanti soldi per andare in campo. Finora il nuovo tecnico ha confermato le sue qualità di buon ‘parlatore’ ma di fatti ancora niente. Evidentemente sbaglio sempre io, visto che ho cambiato allenatore per migliorare e non per peggiorare. A Ravenna una squadra nettamente inferiore per poco non pareggiava, domenica scorsa avremmo meritato di perdere, oggi abbiamo perso contro una squadra che non ha i giocatori che ho ingaggiato io ed è chiaramente più scarsa sul piano tecnico. Non mi rivedo in una squadra senza carattere ma aspetto la gara di Teramo prima di prendere decisioni drastiche”.

Capuano dovrà mettere in campo tutta la sua grande esperienza per placare le ire del presidente anche se ha l’attenuante di non avere ancora un’idea precisa del valore dei giocatori che ha disposizione. Vedasi le sostituzioni sbagliate di Di Massimo e di Vallocchia nella seconda e terza gara che ha diretto dalla panchina. Gli va dato tempo perché quattro partite (Teramo compreso) sono poche ma, dopo le parole di Franco Fedeli di domenica scorsa “Non è che devo fare come Camilli (presidente della Viterbese recordman degli allenatori sostituiti. Ndd)…”, nulla è impossibile.