SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – In trasferta armati di bastoni, 30 ultras della Santegidiese ora rischiano il daspo. L’operazione, diretta dal tenente colonnello della compagnia dei carabinieri di Alba Adriatica, Emanuele Mazzotta, è stata effettuata nella giornata di domenica scorsa e ha visto impegnati 12 militari in servizio nei comandi di Nereto, Sant’Egidio alla Vibrata, Bellante e Colonnella. Nello specifico, sono stati individuati e fermati 3 pulmini con a bordo 30 tifosi giallorossi che si stavano dirigendo nella Marsica dove era in programma la gara, valevole per il campionato di Promozione girone A, tra la formazione del Pucetta e quella della Nuova Santegidiese 1948. La partita, però, si sarebbe dovuta disputare senza tifosi, come disposto dalla prefettura de L’Aquila: lo stadio di Luco dei Marsi non era stato ritenuto idoneo ad accogliere le due tifoserie rivali che già negli anni passati si erano rese protagoniste di tafferugli durante la gara.
Una volta fermati i mezzi, all’altezza di Garrufo, i carabinieri hanno rinvenuto all’interno una dozzina di bastoni trasformati tramite lacci in veri e propri manganelli. Tra i 30 ultras, che sono stati tutti denunciati per detenzione di armi improprie atte ad offendere, tre erano già stati colpiti da daspo, il divieto di assistere alle manifestazioni sportive. Per loro è scattata anche una denuncia per violazione del provvedimento, mentre per gli altri 27, i militari hanno avanzato alla questura una richiesta dello stesso provvedimento. Potrebbero quindi salire a 40 gli ultras santegidiese colpiti da daspo: l’ultima richiesta del divieto di partecipazione agli eventi sportivi nei confronti dei tifosi giallorossi era stata presentata dai carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata lo scorso 3 ottobre, quando, prima dell’infuocato derby con il Mosciano, un tifoso locale fu fermato all’ingresso dello stadio con un fumogeno proibito.