SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Pd fa all-in e in un colpo solo si toglie diversi sassolini dalle scarpe col sindaco e la maggioranza. Oltre allo sfogo sui commenti di Piunti a lato dei dati sul turismo, i democratici locali riservano anche altre stoccate all’amministrazione.

A partire da uno degli argomenti più caldi di questi giorni, il project per la piscina. I democratici lamentano che la diffida inviata dal comitato ai consiglieri di maggioranza (nei fatti un invito a non votare il progetto) sia stata notificata in ritardo (inviata l’8 novembre e arrivata ieri). Ma non finisce qui. Con il partito che afferma di star studiando i nuovi documenti del project (“da quello che abbiamo potuto vedere è peggio di prima” dice Di Francesco) quello che fa saltare i nervi, a quanto pare, alla minoranza sono le mancate convocazioni delle commissioni, Lavori Pubblici e Urbanistica, ad hoc per la piscina.

“Se non le convocano andiamo dal prefetto” chiosa senza mezzi termini il capogruppo in assise Antimo Di Francesco che fa da apripista a Tonino Capriotti che si sposta sulla questione bilancio consolidato, documento comprendente i conti delle partecipate che arriverà fra i banchi dei consiglieri fra una settimana, in ritardo rispetto alla scadenza di legge del 30 settembre. “A parte la scadenza anche i conti hanno un problema. Tecnicamente sono giusti, ma presentano delle criticità” annuncia il presidente della commissione Bilancio.

In realtà il consigliere denuncia le criticità espresse dai revisori :“Se le partecipate hanno crediti verso il Comune, l’ente dall’altra parte dovrebbe avere debiti della stessa entità verso le partecipate, bisogna capire dov’è l’errore”.Sembra questa la chiave che sostiene il discorso del renziano “e dei revisori dei conti” precisa lui, che aggiunge poi una postilla anche sui residui attivi e sulle cause pendenti contro il comune, voci di bilancio con valori, per il democratico, molto più alti rispetto ai rispettivi fondi (svalutazione crediti e contenzioso). Ricordiamo che a maggio scorso ammontava a circa 11 milioni il rischio contenziosi per il Comune a fronte di un fondo di meno di 800 mila euro (CLICCA QUI)

Insomma, di questi tempi sembra che Pd e maggioranza non riescano proprio ad andare d’accordo E parrebbe non essere solo una questione di sostanza, ma anche di forma…e stile. “Stetev zitt set pers” giura infatti di aver sentito dire da Piunti in Consiglio Comunale il segretario comunale Edward Alfonsi che si lamenta un po’ sia dell’avversario che sventola la vittoria che, a quanto pare, pure del “vernacolo”.