Video e foto a cura di Pier Paolo Flammini

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In una settimana settimana surreale segnata dal mercoledì nero della “valuta” rossoblu con la caduta casalinga contro il Sudtirol, la Samb che ha detto addio a Francesco Moriero, saluta appena tre giorni dopo il suo nuovo allenatore.

Dalla sala stampa “Sabatino D’Angelo” vi riportiamo le prime parole di Ezio Capuano da guida tecnica della Sambenedettese, la 22^ squadra di cui l’istrionico allenatore campano prende le redini nella sua ultraventennale carriera.

Le prime parole del mister che alle 11 esatte si presenta il sala stampa assieme al Ds Francesco Panfili.

“Non è stato facile portarlo a San Benedetto, ci sono stati passaggi burocratici difficili. Abbiamo aspettato uno svincolo che non è mai arrivato e quindi il mister ha rescisso rinunciando a tutto quello che gli spettava” sottolinea Panfili “questo dice molto sulla sua fame”.

 

Ezio Capuano: “Per i giocatori c’è stato lo svincolo a Modena mentre per lo staff serviva altro tempo. Ho deciso di rinunciare al contratto col Modena, sotto ricatto lasciatemelo dire, perché mi è stato detto che per poter allenare subito dovevo rinunciare a tutti i mesi pregressi di stipendio. Da luglio”.

SU SAN BENEDETTO . “Ogni volta che venivo a San Benedetto venivo insultato ma questo mi dava carica e dicevo che mi sarebbe piaciuto venire qui un giorno, con questo tifo. Allenare la Samb è un desiderio per tutti e un privilegio per pochi, San Benedetto è una piazza storica che vive per il risultato, per far felici i lavoratori dopo una settimana in fabbrica o in ufficio. Io oggi mi sento un privilegiato”.

“SAMB SQUADRA PIU’ FORTE CHE HO AVUTO NEGLI ULTIMI ANNI”. “San Benedetto apice della mia carriera? Un allenatore va valutato in base al capitale umano a sua disposizione, non ricordo un campionato che ho fallito in relazione agli uomini che avevo a disposizione. La mia scelta di venire a San Benedetto non è dettata dalla piazza soltanto, ma anche dalla squadra, che è una delle più forti che abbia avuto in questi ultimi anni.”

SU FEDELI: “Siamo due persone dal carattere forte ma, parimenti, due persone intelligenti. Spero di ripagare la fiducia della famiglia Fedeli e dei dirigenti. Spero soprattutto di farmi amare da questa piazza. Fedeli mi ha chiesto di essere allenatore della Samb che è il massimo, se mi avesse chiamato un’altra squadra non avrei accettato perché quello che è successo a Modena mi ha mortificato”.

SULLA SQUADRA E SU MORIERO: “Moriero è un uomo con una storia importante alle spalle e lo devo ringraziare. Noi allenatori subiamo certe dinamiche nel calcio e siamo soggetti ai risultati. La squadra l’ho trovata bene, lo dico con forza. Bacinovic lo trovo fra i dieci giocatori più forti d’Italia in Serie C. Lo sloveno gode della mia stima illimitata come tutti gli altri giocatori, e mi aspetto grandi cose già da domani”.

SUL MODULO. “Un allenatore intelligente deve sapersi adattare ai giocatori che ha. Io ritengo che la Samb abbia giocatori molto importanti sugli esterni. Per far coesistere gli esterni almeno inizialmente non giocherò col 3-5-2. Cercherò di trasmettere alla squadra la mia filosofia di vita e il mio entusiasmo devastante. Gli farò capire l’importanza di fare risultati a San Benedetto. Questa è una squadra forte. Con qualche problemino ma forte. Starà a me eliminarli i problemini.”

SUL RAVENNA: “E’ una squadra che conosco, che gioca col 3-5-2 e con attaccanti fisici. Dovremo essere bravi a non subire la palla lunga. Sono bravi nelle ripartenze e dovremo essere molto compatti e corti. Una squadra che va rispettata e guidata da un buon allenatore. Ravenna difficile da affrontare ma noi ci faremo trovare preparati. “NON GUARDO L’ETA’ DEI GIOCATORI”. “Sulla formazione sceglierò chi mi dà le migliori garanzie di equilibrio. Lavoriamo molto sui piazzati sia a favore che contro, proveremo qualcosa. LA FORMAZIONE? I giocatori della Samb li conosco tutti, domani sarà come il primo giorno di ritiro, spero di sbagliare il meno possibile perché devo trasmettere certezza, se ho dei dubbi anche i giocatori hanno dei dubbi”.

UN PENSIERO ANCHE A LUCA FANESI. “So che c’è un ragazzo che lotta in un letto di ospedale per la Samb. Io non lo conosco ma voglio dirgli di non mollare, voglio dargli la mia parola d’onore che domani giocheremo anche per lui” chiosa Capuano sottolineato da un applauso scrosciante dei tifosi. “Lo aspettiamo in curva, lo dico col cuore a nome di tutta la squadra”.

QUALCHE SASSOLINO DALLA SCARPA CAPUANO SE LO TOGLIE. CON I CALCIATORI DEL MODENA. “C’è chi ha detto che non ho dignità perché è stato detto che seguivo solo il contratto (I giocatori del Modena, ieri, lo hanno chiamato traditore con un comunicato stampa molto duro in cui i calciatori canarini lo definivano pure “senza dignità” n.d.r.) . Io ho dovuto rinunciare a ogni stipendio mentre i miei calciatori verranno pagati, sono stati svincolati e potranno trovare un’altra squadra. Io invece sono stato ricattato per poter venire qui. Io ho rispettato le loro idee e il loro sciopero. Che vuol dire dignità? Mentre io supplicavo il sindaco di Forlì per giocare nel loro stadio, i calciatori mettevano in mora la società. Se è questa la dignità di cui hanno parlato i miei ex giocatori sono felice di non avere la dignità di cui parlano. In 30 anni di carriera il mio nome è stato legato al massimo a qualche video su Youtube, ma mai alle nefandezze del calcio. Quello che hanno fatto i calciatori del Modena è una nefandezza di cui vergognarsi”.