GROTTAMMARE – Gli studi più recenti sulle fitopatologie degli agrumi verranno presentati a Palazzo Ravenna, mercoledì 15 novembre, nel corso di un evento in programma nella sala consiliare, a partire dalle ore 16.

L’iniziativa è aperta a tutti e sarà anche l’occasione per “conoscere” l’Arancio biondo del Piceno, che ha aperto alle varietà agrumicole locali il registro delle biodiversità marchigiane circa un anno fa.

L’apertura dell’incontro è affidata all’assessore Lorenzo Rossi, in rappresentanza della Rete Intercomunale Agrumi Piceni di cui Grottammare è capofila, Ambra Micheletti per l’Assam e Davide Neri dell’Università Politecnica delle Marche.

Gli argomenti verranno trattati dal dott. Giuseppe Russo, ricercatore del CREA-OFA, il Centro di ricerca Olivocoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Acireale, con cui i sette Comuni firmatari del Protocollo di intesa per la valorizzazione delle agrumiere storiche del Piceno (Grottammare, Cupra Marittima, Campofilone, Massignano, Monterubbiano, Pedaso e San Benedetto del Tronto) e privati proprietari di antichi giardini d’agrumi hanno stretto un saldo legame di collaborazione, insieme all’Agenzia agroalimentare delle Marche e all’Università Politecnica delle Marche, per lo studio di genoma tipici del territorio.

Percorso che in meno di un anno ha portato ad iscrivere nell’elenco delle specialità agronomiche regionali, oltre all’Arancio Biondo, anche il Limone pane, l’Arancio biondo tardivo e l’Arancio sanguinella del Piceno e che prosegue proficua, in ottemperanza ai propositi dell’intesa siglata tra le amministrazioni locali. All’incontro pubblico, infatti, seguirà la prima riunione del Comitato tecnico-scientifico previsto dal Protocollo.