SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stefano Muzi non ci sta ad essere accusato di essere un “consigliere sceriffo”, dopo i fatti accaduti nella giornata di mercoledì (clicca qui). Tra l’altro i consiglieri di opposizione hanno richiesto, tutti, le sue dimissioni (clicca qui) e la critica anche di esponenti di Forza Italia (clicca qui).

E affida la sua replica a Facebook. La riportiamo integralmente di seguito.

“Esiste una disciplinare per l’utilizzo della sala consiliare a firma dell’ex Primo Cittadino Gaspari e dell’ex Presidente del Consiglio comunale Calvaresi, composta da 8 articoli; all’articolo 5 vi è scritto che “ la richiesta per l’uso della sala e spazi adiacenti indirizzata al Presidente Consiglio, deve pervenire presso l’ufficio protocollo del Comune almeno tre giorni prima della data di utilizzo…”. Il comitato No Project piscina ha convocato una conferenza stampa in municipio senza aver inoltrato alcuna richiesta per l’uso dei suddetti spazi. Ma le regole valgono per tutti oppure no? Altrimenti con un precedente del genere tutti sarebbero legittimati ad occupare spazi comunali senza il dovuto preavviso e la propedeutica autorizzazione da parte del Presidente del Consiglio comunale”.