SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 18 novembre, alle ore 21,15 al Teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto. si aprirà la rassegna “Traiettorie” per la stagione 2017/2018.

Per l’occasione verrà presentato il monologo tragicomico “La storia grottesca di un paziente qualunque: io” di Alfredo Barbizzi con Cristiana Castelli.

“Quest’opera teatrale, nella sua unicità di linguaggio, nei suoi tempi a volte non tipicamente teatrali, nel suo universo di dolore, di grottesca ironia, di sarcasmo, vuole mandare un messaggio di come può essere la vita di un paziente terminale, che da un istante all’altro viene proiettato in un universo di paure e di confusione dove l’unica certezza è il suo respiro. Vuole essere anche una denuncia aperta e non polemica su come il corpo medico e paramedico, se non istituzionale, si confrontano con il paziente” affermava Alfredo Barbizzi, scomparso nel 2011.

Nonostante il tema l’autore racconta in modo satirico, a tratti comico, le sue vicissitudini di paziente terminale affermando così la sua convinzione che la risata è terapia per chi, come lui, ha pochi mesi di vita. La pièce teatrale (che vedrà la presenza del batterista Fabio D’Ottavio che accompagnerà l’attrice con intermezzi ritimici) è stato portato in scena dal 2011 a oggi in vari teatri e scuole delle Marche e dell’Abruzzo e lo scorso anno ha debuttato al Together Theatre di Roma.

Sarà possibile durante la serata acquistare il libello pubblicato da Librati “La storia grottesca di un paziente qualunque: io” dal quale è stato tratto il monologo.

Alfredo Barbizzi è scomparso nel 2011 ma ha lasciato tante eredità: innanzitutto il suo libro scritto di getto in una sola notte, la volontà di devolvere parte dei proventi ricavati dalle vendite del suo testo e dello spettacolo per opere di beneficienza ma soprattutto la testimonianza del suo “coraggio con il quale risponde alla beffa del destino, l’ironia di un occhio vigile sulle contraddizioni del sistema e l’imbecillità degli essere umani che popolano il mondo della sanità – afferma Martina Oddi –  Uno stile colorato e dotto (e un look d’altri tempi) er raccontare le peripezie del caso, dalla scoperta della malattia fino all’inevitabile decisione di non sottrarsi alla reponsabilità di noi stessi…la sua odissea che si conclude solo quando, nauseato, decide di abbandonare le cure in un moto di dignità estrema e a lungo violata. Un’interpretazione commovente e a tratti scioccante che sancisce, in modo violento e senza appello, l’inestimabile valore della vita”.

Per informazioni e prenotazioni contattare il 338,389418 oppure 389.1463537.