SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella giornata del 5 novembre la parte nord di San Benedetto ha avuto problemi con il servizio idrico. In molte case è mancata l’acqua. “Colpa della siccità” ha affermato il Ciip.

In effetti la siccità sta causando disagi e problemi in tutta italia, come confermato anche dalla Coldiretti: “Mancano circa 20 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un mese di ottobre straordinariamente siccitoso in cui è caduto in Italia il 59% di pioggia in meno, con una punta del 71% nel centro mentre al sud il deficit idrico è stato del 70% e al nord del 53%”.

E’ quanto emerge da una analisi dell’associazione sulla base dei dati Ucea dalla quale si evidenzia che l’arrivo della pioggia e della neve è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità, per spegnere gli incendi e ripristinare le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi a secco.

Nella giornata del 5 novembre, comunque, è caduta molta pioggia in tutta la provincia di Ascoli.

“Le precipitazioni pero’ – sottolinea la Coldiretti – per poter essere assorbite dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane, alluvioni e smottamenti”.

Di fronte allo stravolgimento del clima secondo la Coldiretti è necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione in un Paese che resta piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente, ma che, per le carenze infrastrutturali, ne trattiene solo l’11%”.

“Occorrono – continua la Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini aziendali e utilizzando anche le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere l’acqua piovana. Siamo di fronte infatti a cambiamenti strutturali come dimostra il fatto che nel 2017 – precisa la Coldiretti – si sono registrate temperature piu’ alte mentre le precipitazioni sono state nettamente inferiori alla media in tutti i mesi dell’anno, fatta eccezione di settembre”.

“Il risultato è una Italia a secco come dimostra lo stato di riempimento dei grandi laghi italiani, tutti prossimi al minimo storico, che varia – conclude la Coldiretti – dal 26% del Garda al 16% del Maggiore, dal 6% di quello di Como al 4% per l’Iseo mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è a -3,13 metri, mai cosi basso da un decennio in questo periodo, secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti”.