SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ormai siamo arrivati ad un punto dove le tecniche di propaganda politica usate per avere consenso sono arrivate allo stesso livello di quelle usate dai regimi. Con il monopolio dell’informazione e le tecniche di propaganda mediatico-politica si possono stravolgere tutte le realtà, compresa quella sanitaria della nostra provincia” con queste parole il Movimento cinque stelle di San Benedetto e il consigliere regionale Peppe Giorgini entrano a gamba tesa sui dati esposti in conferenza stampa due giorni fa dalla direttrice della nostra Area Vasta Giulietta Capocasa che ha esposto incrementi sanitari definiti dai 5 Stelle “puri specchietti per le allodole, finti segni positivi”.

Vengono dichiarati investimenti milionari, poi si confrontano le somme stanziate per gli  anni precedenti e ci si accorge che i tagli regionali verso l’Area Vasta 5 sono stati drammatici, soprattutto per il nosocomio Sambenedettese” chiosano i grillini, che si allineano a quello che ha scritto anche Riviera Oggi dopo l’annuncio dei 6 milioni previsti per il 2017 per il Piceno (CLICCA QUI), molti meno dei 14 arrivati nel 2016 ma che, per la metà finirono al Mazzoni di Ascoli (per 5 nuove sale operatorie).  “Si mostrano i numeri della mobilità attiva extraregionale verso la sanità del Piceno, ma non si dice quale sia l’imponente mobilità passiva e quanti pazienti devono sistematicamente rivolgersi ad altre strutture intra ed extra regionali, solitamente private, per ricevere cure” tuonano Giorgini & Co. riferendosi al fatto che Capocasa ha mostrato i soli dati di mobilità attiva mentre quella passiva, dal bilancio dell’Asur stessa è altrettanto in ascesa.

Il previsto arrivo di un tomografo computerizzato (apparecchio per la TAC) da 900 mila euro, resta in ogni caso una buona notizia. Ma dai 5 stelle si sorride poco. “Si parla dell’arrivo di quello- tuona il grillino- ma non si dice che non viene ancora attivata una guardia medica di radiologia h 24 e che il personale è costretto a coprire turni e reperibilità continue senza riposo, come non si dice quali sono le reali liste d’attesa per un esame radiologico, aspettative che arrivano a sfiorare l’anno e mezzo, costringendo chi può a rivolgersi al privato e chi non può a rinunciare alla diagnostica e alle cure.”

Il consigliere regionale e i suoi poi passano a parlare dei posti letto, dei turn over del personale (“La maggior parte dei reparti di degenza, non ha un numero adeguato di personale per far fronte ai livelli minimi di assistenza di cui necessitano i pazienti: ci sono interi reparti che durante le ore notturne vengono gestiti da soli infermieri”)

I grillini poi, passano a un altro cavallo di battaglia sanitario: il conflitto con la Sanità privata: “Sei i milioni di euro investiti per i due nosocomi, a fronte dei 30 milioni stanziati per “regalare” ai privati un pezzo fondamentale della nostra sanità: L’assistenza domiciliare integrata. Di questo la Direttrice non parla e noi cittadini, vogliamo sapere” insistono gli attivisti a 5 Stelle, che si fanno anche diverse domande: ” Come mai al pubblico sono riservate solo le briciole, mentre si dà vita a un bando che sfiora i 30 milioni di euro, per dare in appalto ai privati tutta l’assistenza domiciliare integrata del Piceno?  Perché quelle cifre non vengono investite nel pubblico? Perché a riscontro, leggendo il bando della gara di appalto, ci si accorge che la cifra offerta è quasi il doppio di quella necessaria per far fronte ai servizi richiesti? Perché tutti quei soldi non vengono tenuti in seno all’Area Vasta 5 lasciando al servizio pubblico un pezzo fondamentale della sanità che riguarda l’assistenza domiciliare Sambenedettese, ma si preferisce regalarlo sopra ad un piatto d’argento, con tutte le conseguenze negative che una gestione sanitaria privata, storicamente attenta principalmente al profitto, si porterebbe dietro?”. Una risposta, infine, sembrano darsela: “Privato è bello, questo è il motto del Pd, e dei suoi discepoli, ma i cittadini non lo devono sapere”.