Monteprandone-Secchia Rubiera 30-37

MONTEPRANDONE: Di Cocco, Mucci, Coccia 6, Sabbatini 6, Cani 2, Poletti, Campanelli 3, Funari, Grilli 5, Mattioli, D’Angelo 1, Marucci 6, Parente 1, De Cugni. All.: Pierpaolo Romandini (squalificato Vultaggio).

SECCHIA RUBIERA: Benci 6, Giovanardi 8, Patrocini 1, Rinaldi 2, Turrini 2, Bartoli 6, Ferretti 1, Mila 1, Sentieri 10. All.: Agazzani.

Arbitri: Kurti e Maurizzi.

NOTA: parziale primo tempo, 17-20.

MONTEPRANDONE – Un’altra sconfitta. La terza in 4 giornate, la seconda in casa. E stavolta senza attenuanti. L’Hc Monteprandone si arrende alla più quotata Pallamano Secchia Rubiera e resta con un punticino appena in classifica.

Dopo un primo tempo equilibrato (9-8 al 14’) la luce si spegne: i verdi incassano un pesantissimo 0-6 che pregiudica in modo irrimediabile la partita. La formazione emiliana, club di grande tradizione, costruito per riprendersi quella serie A1 mollata nel 2011 e con l’ex Nazionale Andrea Benci, non si fa più riprendere.

Squadre al riposo sul 17-20, dunque gara apertissima, ma nella ripresa Monteprandone, senza Khouaja e guidato in panchina dal vicepresidente Pierpaolo Romandini al posto dello squalificato Vultaggio, sbaglia troppo. Alla fine si conteranno ben 20 palle perse. Per 3 occasioni, la prima al 5’ sul 21-22, Monteprandone ha l’occasione di ristabilire la partita. Ma paga l’imprecisione sotto porta. Così Secchia Rubiera scappa sul +6 e mette al sicuro i 2 punti. Mentre i verdi lasciano spazio a tutti i giovani in organico, incluso il classe 2001 Parente, all’esordio.

Lo squalificato coach Vultaggio commenta: “Indubbiamente la delusione é grande. Non posso affermare che la prestazione sia stata del tutto negativa, però dobbiamo assolutamente eliminare certe amnesie. A certi livelli quelle ti costano caro. Ci mancano lucidità ed esperienza”.

Vultaggio chiude così: “Ci resta la piccola soddisfazione di vedere crescere in campo i nostri prodotti del vivaio. Ma adesso bisogna fare ancora più gruppo e invertire la tendenza”.

Domenica 5 novembre per Monteprandone la lunga trasferta di Poggibonsi.