GROTTAMMARE – Prosegue sul territorio comunale di Grottammare l’opera di risanamento e adeguamento del sistema di smaltimento delle acque da parte del CIIP: venerdì scorso, alcuni tecnici dell’ente gestore dei servizi idrici hanno presentato alle autorità e ai tecnici comunali l’atteso  progetto per eliminare il problema allagamenti nel quartiere Ischia I.

Il prossimo passo è la convocazione di una conferenza dei servizi da parte dell’Ato, l’autorità che sovraintende al servizio idrico, per l’ottenimento dei pareri tecnici necessari. L’amministrazione comunale, pertanto, punta a presentare il progetto ai cittadini entro dicembre.

Tecnicamente, per migliorare il regime idralico del quartiere Ischia I il progetto prevede il superamento di una strozzatura al deflusso delle acque che avviene nella zona dietro alla chiesa Gran Madre di Dio.  

Secondo i tecnici del CIIP, questo obiettivo verrebbe raggiunto con la costruzione di una vasca di accumulo dotata di un sistema di pompaggio che, tramite una condotta in pressione, agevola lo scorrimento delle acque verso il Tesino.

Il progetto garantisce un tempo di ritorno di 10 anni (la legge ne prevede 5). Questo vuol dire che tutti gli eventi meteorici che statisticamente possono accadere in quel periodo di tempo possono essere fronteggiati con successo, eventi eccezionali compresi. La redazione del progetto, infatti, è stata preceduta da una fase di monitoraggio che ha tenuto conto, oltre che dei dati pluviometrici ordinari, anche della portata della straordinaria grandinata che si è abbattuta sulla costa grottammarese a fine luglio.  

Per la realizzazione del progetto, è stimato un impegno finanziario superiore a 900 mila euro, già iscritto nel Piano degli investimenti del CIIP.

“Il percorso iniziato tre anni fa sta entrando nella sua fase più importante – afferma il sindaco Enrico Piergallini -, l’approvazione, cioè del progetto definitivo e l’inizio del lavori nella prima metà del 2018. Sarebbe per me una grandissima soddisfazione vedere tra qualche mese l’avvio di una delle opere  strutturali più importanti e maggiormente richieste dal quartiere negli ultimi 20 anni”.