Articolo 72 Costituzione, comma 4

La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.

 

Nella giornata di martedì 24 ottobre il Senato inizierà la discussione della legge elettorale Rosato, gergalmente soprannominata “Rosatellum“. Legge che prevede il 36% di eletti nei collegi uninominali e il 64% in liste proporzionali bloccate, senza possibilità di preferenze e con voto congiunto con i collegi uninominali (in parole semplice: con una sola “croce” si è costretti a votare sia il candidato dei collegi uninominali e il listino bloccato senza possibilità di voto disgiunto, come avviene ad esempio nelle comunali).

Vi sono altri elementi di criticità (anche a livello costituzionale) che al momento non affrontiamo.

Tuttavia la giornata odierna, 23 ottobre, è importante perché è stata depositata presso la Corte Costituzionale la prima opposizione in merito a pregiudiziali di costituzionalità della legge approvata alla Camera. Il tutto grazie all’azione dell’avvocato Felice Besostri del Coordinamento Democrazia Costituzionale e di un pool di avvocati i quali già negli anni scorsi sono stati protagonisti dei ricorsi prima contro il “Porcellum”, quindi nei confronti dell’Italicum, leggi elettorali già dichiarate incostituzionali dalla Consulta.

Non c’è due senza tre, e dopo due leggi elettorali incostituzionali il Parlamento italiano, eletto con legge elettorale incostituzionale, invece di volare basso e rosso di vergogna per l’approvazione dell’Italicum (per la sola Camera dimenticando il Senato!) ripropone con la Legge Rosato nuovi rischi di incostituzionalità a pochi mesi dal voto. Incredibile ai limiti dell’eversione costituzionale.

Ma prima che nel merito della legge, Besostri ricorre alla Corte per il metodo adottato. Infatti alla Camera, com’è noto, il Governo Gentiloni ha posto la fiducia sulla legge elettorale: “Per simili disegni di legge la Costituzione impone la procedura legislativa normale” afferma Besostri. Dunque per accelerare i tempi questa mattina, 23 ottobre, è stato depositato un ricorso contro l’Italicum, legge elettorale vigente, per conflitto di attribuzione in violazione dell’articolo 72 comma 4 della Costituzione italiana, che prescrive per i disegni di legge costituzionali la procedura normale.

A depositare il ricorso i deputati Adriana Galgano, Claudia Mannino, Domenico Menorello e Riccardo Nuti, con gli avvocati Felice Besostri e Emilio Zecca del Foro di Milano e Michele Ricciardi del Foro di Perugia.
Con l’apposizione della questione di fiducia la procedura  diventa speciale come dichiarato dalla Presidente Nilde Iotti in  un lodo del 1980“, spiega Besostri che sottolinea: “La presentazione del ricorso, che riguarda secondo la nostra  opinione una fiducia illegittimamente accordata nel 2015 dalla Presidente Boldrini, vuole essere un monito anche per la  discussione in Aula del Rosatellum 2.0 al Senato”.