SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non temete, San Benedetto non diventerà “Oceania”, lo Stato frutto dell’immaginazione distopica di George Orwell descritto nel romanzo 1984. Il sistema di videosorveglianza, ultra-tecnocnologico e iper-connesso di cui la nostra città sta per dotarsi però, non può che far navigare la mente al “Grande Fratello” di matrice orwelliana (e non “marcuzziana”). Nella migliore delle accezioni. Si spera.
SAN BENEDETTO CITTA’ CABLATA. La commissione sicurezza del 20 ottobre ha, dicevamo, svelato parzialmente alcuni dei particolari del “nuovo” piano telecamere che dovrebbe essere avviato, con l’installazione dei primi apparecchi in centro, già a novembre. Parliamo di piano nuovo perché, rispetto a un anno fa e ai primi progetti di videosorveglianza, è cambiato tutto. Si è passati dall’idea di montare una serie di telecamere dotate di una Sim (per la trasmissione dati) a un sistema globale e iperconnesso con immagini in Hd che viaggeranno attraverso un anello sotterraneo di fibra ottica che cingerà tutta la città con San Benedetto che, tra le altre cose, sarà una delle prime città completamente cablate d’Italia. (Una delle prime è stata Ferrara che infatti in questi mesi i tecnici del Comune hanno visitato).
64 TELECAMERE HD. Ma non è finita qui. Il sistema è davvero complesso e integrale tanto che servono due “tecnici” come i dipendenti del Comune Alfeo Antoniani e Antonio Prado per spiegarlo ai consiglieri. La nostra città, dicevamo, verrà dunque cablata e al “nervo” che la percorrerà nella sua pancia verranno attaccate a grappolo 64 telecamere, per un totale di 17 postazioni. Le prime dovrebbero essere installate a novembre visto che il primo stralcio che parte da Piazza Matteotti e arriva, passando per Viale Secondo Moretti, alla stazione e al pontino lungo è già appaltato. Per il secondo, che arriverà a Porto D’Ascoli e coprirà anche l’altra stazione e probabilmente le scuole, si aspetta “la risposta della Provincia” che deve, in pratica, indicare il punto di accesso Sud per il sistema spiega l’ingegnere Antoniani.
STORAGE IN CLOUD E RICONOSCIMENTO FACCIALE. COSTO? 190 MILA EURO Il “Grande Fratello” costerà alle casse del Comune, che si è affidato a Consip per la realizzazione (il provider nazionale sarà però Tim), circa 190 mila euro e la “rete” potrà essere utilizzata anche dai privati. Il sistema di archiviazione delle immagini sarà in Cloud e le telecamere private registrate in città potranno attaccarsi sia alla fibra per la trasmissione sia allo storage dei video. Video che saranno in “alta o altissima definizione” spiega invece Antonio Prado. Talmente in alta definzione che la polizia potrà addirittura riconoscere le facce dei malviventi. In caso di crimine, infatti, sarà possibile estrapolare il file relativo alla data e ora in cui è stato commesso per elaborare e zoomare le immagini “fino a dettagli particolarmente piccoli” chiosa invece il comandante dei Vigili Giuseppe Coccia.
Non è finita qui però per quanto riguarda il discorso sicurezza. Al sistema delle “super telecamere” possiamo chiamarle così, verrà affiancata, nel medio-lungo termine, anche la sostituzione di tutte le lampadine della pubblica illuminazione con lampade a led. L’opera, per stessa ammissione degli uffici, richiederà tempo visto che si parla di circa 10 mila punti luce su tutto il territorio ma una illuminazione più chiara e forte come quella a led può essere considerato un deterrente aggiuntivo sul fronte criminalità.
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Si è visto all ipercoop quanto è utile la videosorveglianza,
Nel parcheggio i soliti ingnoti agiscono sempre indisturbati.
tanto comunque non gli possono nè dire nè fare nulla.
Tutto questo è allucinante…
Ma cosa è diventato questo mondo?
La Politica mette le telecamere quando non riesce a incidere sul degrado sociale. La vidoesorveglianza è una risposta comunale a problemi nazionali. Da sola non basta. Il sistema delle telecamere senza elemento umano è nullo. Mediaticamente impattante, costa pure meno che assumere nuovi vigili e prepararli in una scuola di Polizia di Stato in convenzione regionale, evitando pure di consorziarsi con le Polizie Locali degli altri comuni. E’ come costuire il tetto senza fondamenta e solai. A livello nazionale deve essere accompagnata dalla riforma della giustizia, delle Forze dell’ordine, del sistema penitenziario e formazione culturale fin dalla scuola. In Italia… Leggi il resto »
Come giustamente sostiene Aaron Doyle “It is possible that a modest well-planned network could be part of a range of measures that would help in some limited contexts, but I think crime is better dealt with in ways that build and involve community.” Ovviamente dipende dal tipo di crimini di cui parliamo: A 2009 meta-analysis by researchers from Northeastern University and the University of Cambridge examined 44 previous studies and turned up some positive results. They found surveillance systems to be most effective in parking lots, cutting crime by 51 percent. Cameras in public transport areas – at subway stations,… Leggi il resto »
Attualmente ci sono due grandi marchi nel settore della videosorveglianza.
Uno è Hikvision che è di proprietà dello stato cinese, l’altra è la Dahua (sempre cinese) che qualche settimana fa ha subito un attacco hacker su un milione e mezzo di dispositivi.
Considerate che il governo americano non permette d’installare dispositivi Hivision nelle loro sedi.
Visto che c’è la consip avrei qualche dubbio…..
http://www.corriere.it/economia/17_giugno_30/consip-appalto-telecamere-cinesi-controllate-governo-pechino-a972b48e-5d64-11e7-a3ba-28ae329eb765.shtml
Trovo riduttiva la sua classificazione circa i produttori di sistemi di videosorveglianza per le citta’ Sotto trova una lista esaustiva dei primi 50 produttori mondiali per revenue, tra cui spicca anche una societa’ francese che e’ consolidata nel bilancio di una societa’ aerospace&defence https://www.asmag.com/rankings/security50_rankings.aspx Se prende le prime 5 trova le due cinesi che menzionava, che tuttavia costituisco solo la meta’ del totale delle revenue dei primi 5 Oltretutto se apre il bilancio di Hikvision, anche se non c’e’ uno split delle revenue by country puo’ farsi un’idea da dove arrivano le revenue guardando i cash balance per currency Per… Leggi il resto »
Controllo tanto indiretto non direi, viste le sovvenzioni statali che prendono (per quale motivo?). Non conosco il sito asmag ma guardandolo troviamo le due cinesi nei primi 4 posti (non 5), con Honeywell come terza. Quindi hanno + del 52% dei primi 4… Se provate a cerca te troverete che molte delle ditte che sono nella classifica (HONEYWELL, TYCO, FLIR,….) non sono produttori ma utilizzano prodotti Hikvision o Dahua. Se Safran è francese e controllata dallo stato (e qui dire riduttivo il paragone con la cina è un eufemismo…..) possiamo evitarla, ma ciò non significa che dobbiamo accettare i prodotti… Leggi il resto »
La cina non e’ ne’ Europa ne’ USA e le regole sulle sovvenzioni statali sono diverse. Non so se vorresti, fra le righe mi vuoi far intendere dazi o altro…e sulle sovvenzioni statali mi viene in mente Alitalia Ho preso le prime 5, se le prendessi tutte, come dovrebbe essere, la % del fatturato sul totale diminuirebbe. Se prendo solo la prima allora il fatturato e’ 100% cinese…l La sicurezza non e’ sulla videocamera ma sul software che le gestisce e che gestisce gli IP L’hakeraggio a cui fai riferimento e’ molto probabilmente avvenuto su telecamere montate in Cina (il… Leggi il resto »
Dopo 4 anni, in che canale trasmettono le super hd cam con riconoscimento facciale e tutti sta roba da mezzomilione di euro?