SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’abbiamo sempre sostenuto, il calcio è bello anche per le storie che ispira, favorisce e talvolta nasconde dentro altre storie. Prendiamo il caso di Francesco Moriero, che Riviera Oggi ha intervistato ieri (CLICCA QUI) in diretta web. Non nascondiamo che volevamo chiedere al mister, oltre che della Samb, anche del suo passato. D’altronde non capita tutti i giorni di avere sottomano chi ha giocato dei Mondiali, ha alzato coppe europee e ha giocato con la “creme” del calcio mondiale degli anni ’90.

Quello che però non era in programma, era scoprire che Francesco Moriero fosse già legato in qualche modo a San Benedetto e alla Sambenedettese molto prima di questa stagione. Facendo qualche ricerca sul suo passato a Lecce, chiedendo conferme all’interessato, e soprattutto consultando il prezioso archivio storico-calcistico rappresentato da “L’Espresso Rossoblu”, veniamo a conoscenza del fatto che Moriero, al “Riviera delle Palme”, ha fatto una sorta di “esordio” il 20 settembre del 1987, oltre trent’anni fa.

LA PRIMA TRASFERTA. Moriero l’anno prima (stagione 1986-1987) aveva esordito in Serie B giocando una ventina di minuti in Bari-Lecce, derby pugliese finito con la vittoria dei galletti per 2 a 0. Pertanto Samb-Lecce della stagione successiva, la seconda di campionato e la terza presenza in assoluto di Moriero calciatore, rappresentava in qualche modo la prima “vera” trasferta da professionista dell’attuale allenatore della Samb. Non fosse per altro, visto che l’esordio era avvenuto a Bari, che era la prima volta che metteva il naso (calcisticamente parlando) fuori dalla Puglia.

NAZZARENO PEROTTI INTERVISTA CONTE E MORIERO. Per la cronaca la Samb vinse per 1 a 0 con un gol di Andrea Galassi che i racconti dell’epoca dipingono come “fortunoso”. E non solo i racconti. Nazzareno Perotti quel giorno intervistò infatti proprio Francesco Moriero (in fotogallery l’estratto de “L’Espresso) che la partita la giocò tutta e che alla fine definì il gol del centrocampista rossoblu “talmente balordo da rendere impossibile – per il Lecce- riprendersi”. E con la sensazione, tra quell’intervista dell’87 e quella di ieri, di aver chiuso in qualche modo un cerchio, scopriamo che quel giorno la redazione de “L’Espresso” intervistò un altro futuro tecnico. “Abbiamo giocato sotto tono e non so a chi dare la colpa per questo. La Samb ha vinto meritatamente perché ha avuto le idee più chiare e la fortuna dalla sua parte” disse un appena 18enne Antonio Conte, che in quella gara partì dalla panchina.