SAN BENEDETTO DEL TRONTO – San Benedetto che celebra i sambenedettesi. E’ questo il significato principale della cerimonia di consegna del Gran Pavese Rossoblu, premio annuale dedicato alle personalità, che indipendentemente dal campo e dalle competenze, hanno portato più in alto il nome e la bandiera di San Benedetto.
Dopo lo scorso anno, caratterizzato dalla contingenza dell’emergenza terremoto, col premio che finì a quanti, dai giovani volontari alla protezione civile, si impegnarono a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma che ha sconvolto il Centro Italia, quest’anno i premiati sono cinque e si va dalla scienza alla cultura passando per lo sport e l’imprenditoria; senza dimenticare le radici marinare della nostra terra.
Il Gran Pavese è quindi andato a Maria Rita Masetti, poetessa che da anni raccoglie consensi e premi nel suo campo(è stata premiata ad Ascoli, Fermo, Roma). E’ stata anche autrice, tempo fa, della sua prima raccolta di “versi”,“Le stagioni della vita – Raccontanima”, edita dalla casa editrice Mursia. Poi Amato Olivieri, classe 1929, affermato cardiologo ma anche ex Consigliere Comunale e appassionato di aviazione (ha contribuito alla realizzazione della pista a cavallo fra i comuni di San Benedetto e Monteprandone nei pressi del fiume Tronto). Di lui le motivazioni dell’ambito premio dicono “Professionista affermato sportivo e con mille interessi incarna le migliori virtù del popolo sambenedettese”. “La cosa che ho fatto con passione e orgoglio è il medico perché sono convinto di averlo fatto con scienza e coscienza” dice di sé il dottore, con un filo di commozione, all’atto di ricevere il premio.
Premiata anche la Happy Car Samb, la nostra fantastica squadra di beach soccer capace di portare a casa, quest’estate, uno storico triplete vincendo sul campo (di sabbia) Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia diventando una delle società, in questo sport, più titolate dello stivale. E premiato Marcello Palestini che rappresenta il filo, fra passato e presente, che lega la città alla sua sempre più fuggevole tradizione marinara. Palestini, che ha sempre vissuto nella storica via Laberinto in centro, ha vissuto parimenti tutta l’evoluzione del mestiere del pescatore e delle attività legate e a supporto della pesca essendo stato per anni, questo classe 1933, un cosiddetto “Sbarzocco o Sbarzucche” , termine conosciuto in quasi tutte le marinerie dell’Adriatico per riferirsi a coloro che si occupavano del rifornimento e della gestione dei pescherecci. I “facchini” del porto diceva qualcuno, ma non chiameremo così Marcello Palestini.
Infine il Gran Pavese va anche a Jerry Tommolini, imprenditore italo-americano fondatore della linea di abbigliamento da spiaggia “Pin Un Stars” che si è erso protagonista di un generoso finanziamento, 100 mila euro, che è servito a terminare la realizzazione del suggestivo giardino sull’Albula di cui possono godere i sambenedettesi da quest’estate (“Lo ringraziamo per questa grande dimostrazione d’amore per la città” ha detto Piunti recapitando il premio. Il riconoscimento per Jerry Tommolini, impegnato per lavoro all’estero, è stato consegnato al fratello Robert. I due, cittadini americani, sono figli di emigrati in Usa ma originari di San Benedetto e Martinsicuro. “Nel suo cuore Jerry ama totalmente San Benedetto” ha avuto modo di dire il fratello.
Lascia un commento
tutti giusti e meritati i premi,ma forse è giusto che questa amministrazione, nonostante le commissioni ,valuti chi ha permesso di avere un’opera che ci invidiano tutti,con soldi propri,lo stadio.
Per amore della verita’
giusti tutti i premi,ma credo che in futuro l’amministrazione,al di la’ delle commissioni,debba tener presente ,chi con mezzi propri,ha fatto in modo , che un bene della collettività’,ci è invidiato da tutti.
LO STADIO