SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come promesso pubblichiamo la seconda “puntata” dell’intervista all’assessore allo Sport (e Turismo) Pierluigi Tassotti (QUI LA PRIMA PARTE). Ci eravamo lasciati parlando col membro di Giunta della piscina, del project financing e dei rapporti con le società sportive. Riprendiamo in qualche modo da dove eravamo, parlando della piscina “Gregori“, ma poi spostiamo l’obiettivo anche sul circolo tennis “Maggioni” e sull’opportunità di altre collaborazioni con i privati per le aree della Bambinopoli, della pista di pattinaggio e dell’ex Centro Iat, che dovranno andare a bando entro fine 2018. Con Tassotti abbiamo anche “chiacchierato” della Samb e dell’opportunità di dare dei campi di allenamento alla società della famiglia Fedeli. Infine capitolo stadio, con l’assessore che ci rivela che sta lavorando a l’opportunità di un grande concerto estivo al “Riviera delle Palme”.

La seconda parte dell’intervista.

 

Qual è il motivo principale che vi ha portato a scegliere la strada del project per la piscina “Gregori”?

“In Italia le piscine a gestione comunale sono pochissime e per noi c’è anche una perdita di 120-130 mila euro l’anno, senza contare le spese per il personale. Ma il vero problema non sono le perdite di gestione ma il fatto che la piscina esterna è chiusa da 5 anni ed è una bestemmia, per cui riaprirla è la priorità. Inoltre la piscina interna e la sua struttura iniziano ad avere i loro problemi. E poi i campi da tennis sono inutilizzati o utilizzati malissimo, i locali sotto la piscina esterna sono inagibili…”

Ha parlato di priorità alla piscina esterna, perché non puntare a riaprire solo quella allora? 

“All’inizio abbiamo pensato solo alla ristrutturazione della vasca esterna ma quando ci siamo resi conto dei costi che si aggiravano sui 700 – 800 mila euro e soprattutto quando abbiamo capito che ci poteva essere un privato interessato a fare una ristrutturazione completa, abbiamo iniziato a riflettere. Perché spendere 800 mila euro del Comune quando c’è la possibilità di un project per ridare un impianto migliore a tutta la città?”

A proposito di project. Un’ipotesi simile è in cantiere anche per il circolo tennis “Maggioni” per il quale c’è un progetto che prevede una nuova tribuna, ristorante, Club House. Le similitudini con la piscina ci sono ma non lo stesso interesse da parte di media e opposizione. Perché secondo lei?

“Perché la piscina è chiusa da 5 anni mentre al circolo tennis si gioca lo stesso anche senza ristorante e tribuna. In quel caso, poi, è lo stesso circolo ad aver proposto il progetto, da circa 700 mila euro che prevedono di coprire i 25 anni (il Maggioni dovrebbe andare in gestione ai proponenti per quel periodo di tempo n.d.r.). La tribuna nuova poi è importante perché darebbe alla città uno spazio all’aperto e in centro da 1500 – 2000 posti a sedere che potremmo utilizzare anche per piccoli concerti o per eventi culturali in estate ed extra tennis, un’alternativa alla Palazzina Azzurra che non ha tanto spazio per gli eventi.”

Quando potrebbe andare a bando il Maggioni?

“Le aree intorno al Maggioni (sono tornate nel demanio del Comune n.d.r) devono andare a bando pubblico entro il 30 dicembre 2018, se ne è parlato anche recentemente in una riunione coi tecnici del settore Urbanistica e Lavori Pubblici. Parliamo di tutta l’area a Est dove c’è la pineta (Bambinopoli), la pista di pattinaggio, l’area dell’ex bocciofila e la struttura in legno ex sede del Centro Iat.”

Si era parlato di un “villaggio di locali” per l’ex Iat se non sbagliamo?

“Non siamo entrati ancora nei particolari. Se per il Maggioni e la pista di pattinaggio la destinazione sportiva resterà invariata, per le altre aree c’è da vedere quello che si può fare perché ci sono vincoli urbanistici. In ogni caso dobbiamo parlare per forza in ottica di qualche privato interessato, perché non credo che l’amministrazione possa riqualificare da sola un’area così importante.”

Cambiamo argomento. Un suo cavallo di battaglia è stato in passato la realizzazione di una “cittadella dello sport” in zona ex Brancadoro. Ci si ragionerà di nuovo? Anche in ottica di una collaborazione con la Samb, sempre in cerca di campi di allenamento?

“Martedì scorso ci siamo incontrati col Sindaco, i tecnici e l’assessore Assenti per valutare possibili location per un campo di allenamento per la Samb. La Samb ha una società che da tre anni sta lavorando bene e con serietà e ci sembra giusto e opportuno che l’Amministrazione dia un segnale sia nell’imminenza che nel futuro prossimo. Quelle aree (ex Brancadoro n.d.r.) sono private ma hanno una situazione particolare e quindi non escludiamo contatti con i proprietari per avere in futuro una cittadella dello sport lì, o perlomeno un campo d’allenamento per la Samb, che ritengo a oggi necessario per una programmazione futura”.

Anche lì si può valutare un’affidamento pluriennale alla famiglia Fedeli?

“Per adesso non abbiamo ragionato su nulla e stiamo valutando solo il discorso campi d’allenamento, ci stiamo rapportando con la dirigenza per trovare soluzioni veloci. Qualche segnale però dobbiamo darlo perché la Samb per San Benedetto è importante. Tutti gli sport hanno pari dignità però è chiaro che la visibilità che ci dà la Sambenedettese è molto ampia; negli anni ’70 la squadra in Serie B è stato un veicolo promozionale fantastico per il nostro territorio, altro che fiere e quant’altro. Deve tornare ad essere così e ora che abbiamo una società seria e solida dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”.

Un’ultima domanda. Dopo anni il “Riviera delle Palme” si è aperto di nuovo al calcio internazionale con l’amichevole dell’Inter ad agosto. Vi fermerete solo a questo genere di eventi per quanto riguarda l’utilizzo dello stadio?

“Quello dell’amichevole Inter-Villarreal è stato un sogno che avevamo e che siamo riusciti a realizzare anche grazie all’agenzia organizzatrice. Non era facile, dopo quindici anni di vuoto, riproporsi all’attenzione di questi organizzatori. La promessa che abbiamo strappato è che il prossimo anno saremo tenuti di nuovo in considerazione.”

Altri utilizzi estivi del “Riviera”?

“Per quanto riguarda un utilizzo alternativo sto lavorando alla possibilità di riportare al “Riviera” un concerto musicale nell’ottica delle opportunità di crescita per la città. Con un concerto o una partita non viene più gente in vacanza ma si danno servizi e alternative ai turisti che da anni non davamo più, magari chi viene qui in vacanza può vedere una partita o un concerto di grande spessore. Sempre con un occhio al portafoglio. In estate la partita dell’Inter  ci è costata quasi nulla, a parte qualche servizio accessorio”.