SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sulla piscina comunale e sul project financing scelto dall’Amministrazione si sta consumando una battaglia sempre più aspra, sia all’interno delle istituzioni cittadine che al di fuori, con la nascita di un comitato contrario alla finanza di progetto (Stop Project) presentata da Sport Smile (e altri 5 soggetti CLICCA QUI). Il rapporto fra le due società di nuoto operanti nella piscina Gregori e l’Amministrazione sembra ai minimi storici, soprattutto per questa vicenda. Noi abbiamo intervistato, su tutto, Pierluigi Tassotti. Che ci dà la sua versione. Con l’assessore abbiamo anche parlato di altri argomenti, ma per fruibilità della lettura pubblicheremo l’intervista in due puntate.

Buonasera assessore, iniziamo la nostra intervista con l’argomento più caldo di questi giorni, il project per la piscina comunale. Fra conti, valutazioni urbanistiche e procedurali una cosa che preme molti nostri lettori e cittadini è sapere se servizi e tariffe resteranno invariati anche con la gestione del privato.

“I servizi aumenteranno, noi sul bando vogliamo inserire due corsie in più al giorno per il nuoto libero dalle 8 di mattina fino a chiusura della piscina, un servizio che oggi c’è ma in ore non fruibili per tutti, perché gli orari migliori se li accaparrano le società. Prevediamo poi garanzie per le scuole e i disabili per i quali (i disabili) il servizio sarà gratuito.”

Per quanto riguarda le tariffe? Resteranno le stesse o aumenteranno? Qualcuno ha parlato del rischio di un “cartello” perché il gestore sarebbe lo stesso delle piscine di Ascoli e Grottammare.

“Non siamo ancora entrati nel dettaglio ma l’intenzione è di indicare le tariffe nel bando, per il nuoto libero specialmente. Voglio chiarire, non è che i futuri gestori possono fare come vogliono, ci saranno dei vincoli per chi vincerà il bando. Non vorremmo nessun incremento delle tariffe orarie, se ci dovesse essere deve essere minimo.”

Le società che lavorano i piscina, però, temono di essere estromesse o di subire forti ridimensionamenti.

“Le società che stanno attualmente nella piscina è inevitabile che avranno un ridimensionamento questo è ovvio e fuori discussione. A pieno regime, quando ci saranno tutte e due le vasche ci saranno anche due corsie in più però (la piscina esterna passa da 8 a 10 corsie) e se l’utenza lo richiede possono stare aperte anche in contemporanea. Ci sarà un ridimensionamento, certo, ma non drastico. Capisco però, dal loro punto di vista, che ritrovarsi dall’avere 100 ad avere 80 dia un po’ fastidio.”

Loro lamentano di non essere state informate adeguatamente dell’iter che ha portato ad accettare il project. Hanno anche parlato di promesse non mantenute da parte di Piunti.

“Noi abbiamo sempre messo al corrente le società che c’erano delle proposte dei privati. Già dall’estate 2016, da quando ci siamo insediati loro sapevano che c’erano delle proposte dei privati. E’ vero che il percorso è iniziato con il proposito della ristrutturazione e poi abbiamo virato perché abbiamo visto che per la vasca esterna servivano 700 o 800 mila euro. Ma non è che ogni giorno li potevamo chiamare per aggiornarli su come evolveva la situazione. Ci sono però stati almeno 3 incontri in cui loro, in linea di massima, sapevano in che direzione andavamo. E voglio dire di più…”

Prego…

“C’è stato un incontro anche per discutere degli spazi acqua con le due società. In quell’occasione abbiamo manifestato l’intenzione di dare loro una sorta di garanzia, non totale come ce l’hanno adesso ma una garanzia. E’ uscita fuori anche la proposta di una società unica da parte del proponente del project (Attilio Garbati di Sport Smile n.d.r.), la proposta di fusione fra Pool, Gogese e la società del proponente (Delphinia Nuoto n.d.r.), cosa che Cogese e Pool non hanno preso minimamente in considerazione.”

Con la nascita del comitato la questione sportiva si è espansa, diamo così, e toccherà inevitabilmente anche gli aspetti procedurali e urbanistici che verranno spulciati dai tecnici e dal coordinamento di Stop Project.

“Noi non vogliamo fare forzature a livello urbanistico e di procedura, fermo restando il nostro indirizzo di perseguire una collaborazione privato-pubblico. Ma è in questo senso che vanno le verifiche fatte dai dirigenti perché loro rischiano personalmente davanti alla legge. Voglio dire che la prova di forza che stanno mettendo in piedi le società di nuoto non ci mette paura. Il comitato stesso, tutti hanno visto la foto e tutti conoscono le persone che ci stanno, è una cosa più politica che nel merito.”

Una domanda che si riallaccia al rapporto fra lei, il Sindaco e le società sportive. Nel 2008, da presidente del CT Maggioni ebbe una sorta di scontro con Piunti che contestava il contributo al Maggioni per il torneo estivo. Lei ebbe parole non proprio belle nei confronti del rapporto fra l’attuale Sindaco e le realtà sportive all’epoca. Oggi com’è la situazione? C’è sintonia fra lei e Piunti sullo sport?***

“Guardi, sinceramente non ricordo bene quell’episodio. Il contributo dato al circolo tennis da Gaspari l’abbiamo mantenuto anche noi perché il Challenger è un torneo importante visto che ce ne sono solo 10 o 12 in Italia. Con il Sindaco mi preme di dire che c’è massima sintonia e lo vedo molto presente e attivo sul discorso sportivo. L’altro giorno eravamo insieme, per delle premiazioni, alla pista d’atletica, parlavamo e dicevamo che abbiamo impianti stupendi in città come la pista d’atletica stessa, la piscina se riqualificata e anche il circolo tennis che è già bello così e col progetto in cantiere (si parla di 600-700 mila euro per una nuova tribuna, una Club House e un ristorante sempre tramite project n.d.r.) sarà ancora più bello”.

***Piunti nel febbraio 2008 (CLICCA QUI) criticò il contributo della Giunta Gaspari al CT Maggioni per il Challenger. Due giorni dopo il presidente del circolo, che allora era proprio Tassotti rispose: ” Piunti in tanti anni di politica ha pensato esclusivamente a crearsi un largo consenso popolare facendo ben poco per meritarsi le attenzioni delle società sportive locali” (CLICCA QUI).

QUI LA SECONDA PARTE