GROTTAMMARE – La controreplica dei 5 Stelle alle ultime esternazioni del capogruppo di maggioranza Cesare Augusto Carboni, in merito all’atteggiamento ritenuto dai primi arrogante e fuori luogo, durante l’ultimo Consiglio, evidenzia un clima di acceso scontro politico. Il dibattito si estende perciò a diverse questioni, come: A.N.I.M.A. la cosiddetta Grande Opera della Fondazione Carisap, la tutela del verde e le deliberazioni urbanistiche del passato.

Dichiarano gli attivisti del Movimento: “E’ chiaro come il Capogruppo di Solidarietà e Partecipazione sia ancora sotto shock per la non realizzazione di A.N.I.M.A.. Lo ricordiamo tutti, quando, tronfio del suo ruolo, ricopriva anche la carica di consigliere delegato al progetto in questione, un contentino del Primo Cittadino dopo la sua non nomina ad assessore? Poco importa, quello che ci preme sottolineare invece è l’investitura successiva, conseguente allo sfacelo della vicenda A.N.I.M.A., cioè la nomina a censore. Nella nuova veste bianca e immacolata, l’autorevole Consigliere Cesare Augusto Carboni ritiene opportuno e doveroso esprimersi ­con arroganza e forte indisponenza, ogni qualvolta, nello svolgimento del Consiglio Comunale, l’opposizione si permetta di manifestare un’opinione minimamente critica o di analisi. Nei confronti del Movimento poi, le accuse sono sempre le solite, tutte in linea con i soliti slogan trasmessi ogni giorno a reti unificate, da quando il Movimento è diventato il primo partito d’Italia; inesperienza e incapacità. Nel caso dell’ultimo Consiglio Comunale si rincara addirittura la dose, con la grave complicità del sindaco Enrico Piergallini, che arriva a definirci ‘vigliacchi e bimbi dell’asilo’. Solo Antonio Albanese, in una buona improvvisazione di Cetto la Qualunque avrebbe potuto fare meglio”.

La posizione dei 5 Stelle riguardo l’ultimo Consiglio Comunale si incentra sul fatto che Carboni tratteggi costantemente la storia politica della città e, il ruolo amministrativo ricoperto – che dura da più di 30 anni – esprima grandi criticità, al tal punto da porsi in contrasto con le esperienze e l’eredità della propria formazione. Lo dichiarano i membri del Movimento facendo riferimento ad un’ideologia, da questi ultimi ritenuta smentita.

“Nel suo intervento – specificano pertanto i Grillini – Carboni ricorda di esser stato oppositore di tutte le deliberazioni urbanistiche approvate negli anni passati, in particolar modo nel periodo in cui il Capogruppo era Straccia e Sindaco Massimo Rossi. Ci chiediamo se Solidarietà e Partecipazione abbia subìto di recente una mutazione genetica, oppure l’attuale Capogruppo non abbia, in realtà, mai condiviso ciò che per loro è sempre stato motivo di vanto: il rispetto dell’ambiente, la tutela del verde e lo stop alla cementificazione. Se il piano regolatore, approvato nel primo mandato Rossi, aveva l’obiettivo di ridurre di un milione di metri cubi l’edificabilità consentita, come può l’attuale capogruppo Carboni sostenere che in quegli anni Solidarietà e Partecipazione votasse numerose varianti? Se in quegli anni era un fiero oppositore di quelle scelte urbanistico-amministrative, come può oggi essere il coordinatore consiliare del gruppo di Solidarietà e Partecipazione? Noi cittadini attendiamo doverosa risposta”.

Conclude il Movimento: “Noi come nuova forza politica, che da pochi anni siede sui banchi consiliari, assistiamo esterrefatti alle dichiarazioni di Carboni, che complice il silenzio del Presidente del Consiglio, prima, e del Sindaco, poi, zittisce arrogantemente l’opposizione dall’alto del suo scranno”.