Da Riviera Oggi n° 1134 in edicola

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’acqua in piscina è calda in queste settimane, forse come non è mai stata. L’Amministrazione vuole procedere con un project che darà, nelle intenzioni, la gestione trentennale della struttura ai privati. Un’idea che proprio non va giù a praticamente a tutta l’opposizione e alle due società sportive Cogese e Pool, che hanno fondato anche un comitato, “Stop-Project”, per fermare appunto i piani della Giunta Piunti. La piscina però, ben prima di oggi, è stata al centro di diverse vicissitudini politiche e giudiziarie. Riviera Oggi vi propone la prima tappa di un viaggio che dal 2005 arriva fino ad oggi. Si parte dai propositi di ristrutturazione della fine dell’Amministrazione Martinelli e si passa per gli anni in cui le acque fra le società erano “mosse” a causa del regolamento per gli spazi acqua. In questa “puntata” ci fermiamo al 2009 quando Gaspari annunciò: “Serve una nuova piscina comunale. Un investimento da programmare anche nell’ottica di una collaborazione fra pubblico e privato”.

FEBBRAIO 2005. TASSOTTI INCONTRA LE SOCIETA’ DI NUOTO

Il 18 febbraio 2005 si tiene un incontro tra le società sportive di nuoto e l’Assessore allo Sport Pierluigi Tassotti  (all’epoca della Giunta Martinelli)alla presenza del funzionario comunale Renata Brancadori. Si parla dei lavori di cui necessita l’impianto fra cui nuovi spogliatoi (si prevedeva un costo di 200 mila euro). In quel periodo l’Amministrazione sembrava aver accantonato l’idea di un project financing (strumento già ipotizzato negli anni precedenti) per la gestione e ristrutturazione della piscina. Proprio sulla gestione della struttura, Riviera Oggi, in un articolo di Pier Paolo Flammini scriveva così il 18 febbraio: “C’è da considerare uno stallo riguardo la gestione della piscina: l’Amministrazione Comunale è disposta a cederla alle società sambenedettesi già da qualche tempo; tuttavia, forse anche a causa di divisioni tra le varie società, questa scelta non trova il gradimento delle società stesse.”

OTTOBRE 2005. DELPHINIA CRITICA IL REGOLAMENTO E SBATTE LA PORTA

Il 26 ottobre 2005, la “Delphinia Nuoto”, in disaccordo con il regolamento comunale che disciplina gli spazi nella piscina comunale “Gregori”, non gareggerà per la città di San Benedetto nella stagione 2005/06. Qui l’estratto da Riviera Oggi di quel giorno: “ La società di nuoto sambenedettese ha deciso che non gareggerà più a San Benedetto: la critica della squadra di Attilio Garbati deriva da un regolamento comunale che penalizza il nuoto agonistico giovanile a vantaggio di chi pratica il nuoto per passione, magari ad un’età avanzata.
Il regolamento che disciplina l’uso degli spazi della Piscina “Gregori” fu stipulato dall’ex assessore allo sport Paolo Virgili, durante l’amministrazione Perazzoli. Ma il regolamento è ambiguo: alle varie società di nuoto sambenedettese vengono assegnati degli “spazi d’acqua” in base ad un punteggio. Tuttavia vengono assegnati dei punteggi maggiori ai risultati ottenuti dagli atleti “Master” e dal nuoto formativo mentre ‘non vengono premiati i risultati sportivi dei giovani atleti che si allenano tutti i giorni. Tutti quei ragazzi che nuotano durante la settimana amano lo sport come nessun’altra cosa, ma i loro risultati sono messi in secondo piano rispetto ad atleti, rispettabilissimi, che partecipano a campionati amatoriali’chiosava un comunicato della squadra di Garbati.

LUGLIO 2006

Il 24 luglio 2006 la Regione Marche emana la delibera 874 riguardante la costruzione, la vigilanza e la manutenzione delle piscine. Il testo legislativo introduce una nuova concezione gestionale obbligando il responsabile dell’impianto a seguire una serie di verifiche secondo i criteri di autocontrollo. E’ il responsabile cioè a dover garantire autonomamente la corretta gestione della piscina da un punto di vista igienico-sanitario e non più l’Asur , che però ha comunque accesso ai documenti che attestano la validità dei controlli eseguiti.

OTTOBRE 2006. ARRIVANO 80 MILA EURO DI LAVORI

La Piscina “Gregori” chiude tutto il mese di ottobre 2006, dedicato a importanti lavori di manutenzione straordinaria, dal costo dicirca 80.000 euro. Dalla neo-insediata Amministrazione Gaspari (dal maggio dello stesso anno) vengono ristrutturate le docce per gli uomini, per le donne e per i bambini, così come i servizi igienici annessi. Viene poi revisionato l’impianto di aria calda esistente e potenziato quello di estrazione dell’aria, infine la riparazione del pavimento a servizio delle piscine interne.

GENNAIO 2007. A GARBATI VA LA GESTIONE DELLA PISCINA DI GROTTAMMARE

Nel gennaio del 2007 al direttore sportivo della Delphinia Nuoto Attilio Garbati va la gestione della piscina di Grottammare, inaugurata a dicembre 2006 ma la cui apertura ufficiale slitterà, non senza polemiche. “Mi hanno offerto l’opportunità di avere la struttura idonea per realizzare il mio sogno: sviluppare ed organizzare il nuoto e la formazione sportiva nel più professionale dei modi” dichiara Garbati a Riviera Oggi.

AGOSTO 2007. FANINI: “ABBIAMO TROVATO IMPIANTI IN CONDIZIONI PESSIME”

Eldo Fanini, assessore allo Sport di San Benedetto, fa un bilancio del primo anno di Amministrazione Gaspari che, come detto poc’anzi, riservò uno dei suoi primi interventi proprio alla messa a norma della Piscina Gregori nell’autunno del 2006. «Abbiamo trovato l’impiantistica sportiva cittadina in condizioni pessime” spiegava l’allora esponente dell’Udeur. “Sugli impianti sono stati investiti finora più di 300 mila euro, mentre 40 mila euro sono andati a sostegno dell’associazionismo sportivo. Fanini è l’assessore allo Sport con il budget più alto che io ricordi” affermava invece Gaspari.

OTTOBRE 2007: DELPHINIA TORNA ALL’ATTACCO

L’associazione sportiva Delphinia Nuoto torna all’attacco contro le regole dell’impianto “Primo Gregori” che darebbero più spazio alle attività amatoriali rispetto a quelle agonistiche. “Siamo disposti anche a forme di protesta eclatanti per far cambiare questo regolamento”, dichiara il 5 ottobre a Riviera Oggi la vicepresidente dell’associazione sportiva Delphinia Sabrina Annunzi. “Solo da noi ci sono queste penalizzazioni per l’agonismo, il regolamento della piscina Gregori è unico in Italia. Addirittura ci vengono tolte le corsie di pomeriggio, quando i nostri atleti sono tutti studenti, e ci vengono assegnate di mattina. Di questo passo ci conviene fare solo scuola di nuoto a San Benedetto, e portare gli agonisti fuori” conclude Annunzi.

DICEMBRE 2007.  CAMBIA IL REGOLAMENTO PER LA PISCINA

Il Consiglio Comunale del 7 dicembre 2007 modifica il regolamento della piscina. Vengono stabiliti i tempi di utilizzo degli spazi acqua da dare in concessione alle tre società sambenedettesi (Co.ge.se, Delphinia e Pool Nuoto) garantendo più punteggi alle due società, Co.ge.se e Delphinia, che programmano un’attività natatoria agonistica voluta dalla Federazione Italiana Nuoto, rispetto alle attività del settore “Supermaster” che riguardano il settore amatoriale e federale, con finalità diverse dalle gare del settore agonistico.

DICEMBRE 2007

Il 17 dicembre 2007 il presidente della Cogese Fabio Eleuteri interviene dopo le modifiche apportate al Regolamento per la concessione in uso delle vasche della Piscina Comunale approvate dal Consiglio dieci giorni prima.Eleuteri scriveva così quel giorno: “Quello che non riusciamo ad accettare è il prevalere di un’informazione distorta che ha individuato nelle modifiche apportate un danno per la società Pool Nuoto e dei benefici per le società Cogese e Delphina in virtù del fatto che la prima è erroneamente passata per quella “super” nel settore master a differenza delle altre meglio posizionate a livello giovanile”. Il presidente sottolinea come la Cogese sia “vistosamente la prima società sambenedettese  in ambedue le classifiche ufficiali federali Fin (Federazione Nazionale Nuoto) del nuoto master”.

SETTEMBRE 2009. GASPARI: “SERVE UNA NUOVA PISCINA”

Il Sindaco Gaspari, il 5 settembre, lancia l’idea di una nuova piscina comunale parlando anche di “collaborazione fra pubblico e privato”. “La piscina comunale “Gregori”afferma quel giorno il sindaco “è l’impianto sportivo cittadino che necessita di maggiori lavori di adeguamento. Ma il Comune” continua Gaspari “deve mettersi nell’ottica di pensare alla costruzione di una nuova piscina comunale, un complesso che abbia spazi meno angusti per ospitare i tanti praticanti dell’attività natatoria. Un investimento da programmare anche nell’ottica di una collaborazione fra pubblico e privato.”