GROTTAMMARE – Cala il gelo durante l’ultimo Consiglio Comunale di Grottammare, tra i 5 Stelle e il capogruppo di “Solidarietà e partecipazione” Cesare Augusto Carboni. Durante la discussione del terzo punto all’ordine del giorno, avente come oggetto i “Criteri per la determinazione del contributo straordinario per interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso”, i pentastellati hanno abbandonato l’aula in segno di protesta contro l’atteggiamento da Carboni, considerato dagli stessi, indisponente e arrogante.

I membri del Movimento si rivolgono di conseguenza agli organi di stampa e dichiarano: “Carboni, per l’ennesima volta, non ha perso l’occasione per dare lezioni su come il singolo consigliere debba comportarsi e su come l’opposizione debba intervenire.

Come sempre, si erge a primo della classe e replica, bacchetta e da voti nel totale silenzio ed acquiescenza di chi dirige i lavori consiliari. Di tutto questo siamo veramente stanchi, ce ne siamo andati in segno di protesta. E’ questo il metodo per dare dignità alla politica?”.

“Quello che ci preme soprattutto denunciare come gruppo M5S in merito all’accaduto – proseguono la polemica i grillini – è la situazione perdurante di impossibilità a partecipare in maniera propositiva e non solamente critica (ruolo che a nostro malgrado ci si è costruito attorno) alla redazione di atti, delibere, regolamenti e quant’altro ancora riguardi le funzioni di controllo politico-amministrativo a noi demandateci.

Quindi, preso atto delle strettissime tempistiche di convocazione e consultazione delle assemblee consiliari, calcolate e studiate al limite della legalità, per escludere qualsiasi tipo di dibattito o partecipazione attiva e, tenuto conto dei modi di confronto nelle stesse, volte sempre a sminuire e non considerare il ruolo della minoranza, vedi il caso in questione, ci vediamo quindi costretti a segnalare tale disagio agli organi di stampa”.

La contestazione assume infine un carattere prevalentemente politico: “Chi manifesta quest’arroganza, questa sufficienza e fastidio, non si rende conto nel suo delirio di onnipotenza, del rifiuto che i cittadini hanno di questa vecchia politica, frutto di polemiche sterili e mai costruttive. Questa descrizione non è né sarcastica né demagogica; è reale. La dimostrazione di quello che sosteniamo è il continuo rifiuto dei cittadini grottammaresi di partecipare ai lavori consiliari e agli incontri dei comitati di quartiere, purtroppo”.