Da Riviera Oggi n° 1133 in edicola

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il project financing per la Piscina “Primo Gregori” sta facendo discutere diversi “comparti” della città. Si va dai politici d’opposizione che sollevano dubbi su aspetti urbanistici, procedurali (in parte fugati dalle interpretazioni e dai pareri degli uffici tecnici del Comune nell’ultima riunione della commissione Lavori Pubblici) alle società sportive operanti nella struttura che chiedono garanzie per continuare a svolgere la loro attività in piscina. E negli ultimi giorni è nato anche un comitato per la salvaguardia della struttura dal nome “Stop Project” che si riunirà, pubblicamente, per la prima volta venerdì sera.

La proposta, presentata a gennaio 2017 in associazione temporanea di imprese da cinque società e emendata il 26 maggio, prevede che a fronte di investimenti totali da circa 3 milioni e mezzo, la gestione della Piscina “Gregori” vada al privato per 30 anni, con un’opzione per estendere la convenzione per altri 15 anni. Il progetto di finanza, adesso, attende altre consultazioni delle commissioni consiliari (Bilancio, Urbanistica e Lavori Pubblici) prima di essere portato al voto del Consiglio Comunale. Da lì si aprirà una fase di bando pubblico (con pubblicità europea dicono dalle stanze di Viale De Gasperi) in cui, sulla base del progetto ricevuto il 20 gennaio, altri investitori potranno presentare offerte migliorative. Ai proponenti originali resterà però un diritto d’opzione che permetterà loro di aggiudicarsi la progettualità pareggiando l’eventuale altra offerta più alta.

Vista l’attenzione attorno alla questione e le domande di una parte della cittadinanza, Riviera Oggi ha deciso di pubblicare tutti i dati relativi al progetto. Si tratta di un focus su tutti i lavori previsti e i relativi costi, sulla gestione economica che i privati prevedono di portare in piscina assieme alle informazioni sui due progettisti delle opere e sulle cinque ditte che hanno presentato la finanza di progetto.

 

1) TUTTI I LAVORI

Ma come cambierà la piscina “Gregori”? I cinque proponenti, che hanno presentato un primo stralcio il 20 gennaio 2017 e poi un secondo (con alcune modifiche che hanno fatto aumentare l’investimento di circa 400 mila euro dopo un parere degli uffici comunali) a fine maggio prevedono di demolire completamente l’area della piscina scoperta per realizzarvi una nuova piscina con 10 corsie di tipo olimpionico, ovvero lunga 50 metri e larga 25. A fianco un chiosco commerciale e di fronte, nel lato più a Sud del perimetro, una piccola palazzina in cui potrebbero sorgere negozi, un centro medico e uffici. Verrà creato poi un bar/ristorante di 150 mq, tre campetti polifunzionali per il calcio e il tennis (1 in erba sintetica scoperto e due in acrilico che verranno coperti in inverno) con relativi spogliatoi e verranno fatti anche dei lavori, per circa mezzo milione di euro, sulla struttura principale con la ristrutturazione esterna (tinteggiatura e intonaci), un piccolo intervento per migliorare l’accesso al primo piano e un intervento sulla copertura della struttura. In totale si demoliranno 1063 metri quadrati di superficie e se ne costruiranno altri 1055, in zone diverse dell’area, per un totale di superficie che resta uguale all’attuale (non serviranno pertanto varianti urbanistiche, anche se sulla questione il dibattito tecnico-politico è ancora acceso), ovvero 3834 metri quadrati.

Di seguito il piano analitico dei lavori con i relativi costi, opera per opera:

a) Realizzazione di una palazzina posizionata al confine sud del perimetro della piscina con destinazione commerciale, direzionale e di utilità pubblica (si parla di un centro medico e di alcuni negozi). Costi stimati circa 600 mila euro.

b) Area da gioco polivalente (campi da tennis e calcetto): dovrebbe costare 350 mila euro.

c) La creazione di un bar/ristorante di circa 150 metri quadrati e di un’area giochi per bambini, lavori per ristrutturare la palestra della piscina coperta oltre a un ampliamento di 15 metri quadrati per realizzare l’accesso al primo piano. Costerebbe tutto 400 mila euro più o meno.

d) La realizzazione di una piscina olimpionica esterna. I lavori comprendono la demolizione della struttura esistente e la realizzazione di una vasca lunga 50 metri, larga 25 e composta da 10 corsie larghe 2,5 metri l’una. Si parla di una spesa superiore al milione.

e) Realizzazione di un piccolo chiosco adiacente alla piscina esterna (con fini commerciali o direzionali). La voce ha subito modifiche lo scorso maggio a seguito della comunicazione del Comune ai proponenti. L’intervento si è infatti ridotto della metà per un presumibile costo inferiore ai 100 mila euro.

f) Lavori di ristrutturazione sulla struttura della piscina coperta ovvero un restyling esterno con ritinteggiatura e nuovi intonaci, nuova pavimentazione dello spazio esterno alla palestra, rinnovamento dell’impianto elettrico e di quello di ventilazione, realizzazione di controsoffitti e lavori sulla copertura. Costo totale: mezzo milione di euro, si dice.

IL TOTALE DELL’INVESTIMENTO ammonterebbe, dopo le modifiche intervenute a maggio 2017, a 3,6 milioni di euro (di cui il costo delle nude opere è di poco inferiore).

 

2) I RICAVI E I COSTI DI GESTIONE (dopo modifica maggio 2017)

I proponenti del project hanno stimato in poco meno di un milione all’anno i ricavi di gestione della struttura, considerando le due vasche (interna e esterna), il bar/ristorante(che verrà affittato), i campi da tennis e calcetto e l’affitto di tutti gli altri spazi commerciali e direzionali che verranno realizzati. La quantificazione dei ricavi di gestione presuppone che, chi ha buttato giù il progetto, abbia previsto di quanto saranno le tariffe orarie per fare due tuffi.

QUANTO COSTERÀ NUOTARE? Per fare qualche esempio, nella piscina coperta, il nuoto libero per chi ha più di 14 anni costerebbe 5,70 euro all’ora, 4,50 fino a 14 anni e 3,70 euro circa per chi ha meno di 6 anni. Gli abbonamenti invece, per chi ha più di 14 anni, costerebbero 45 euro per 10 ingressi, circa 60 euro per 15 ingressi e si prevede di poter far pagare poco più di 70 euro per 20 ingressi.

AFFITTO SPAZI ACQUA. Quanto pagherebbero le società sportive per i cosiddetti spazi acqua della vasca coperta? Questi al momento vengono contrattati con il Comune mentre una volta che subentreranno i privati andranno pagati al gestore. E il gestore prevede determinate tariffe. Si partirebbe da 23 euro all’ora più o meno per due corsie a bordo piscina per tre ore al giorno per arrivare a 20 euro all’ora per sei corsie per tre ore al giorno a centro vasca. Per gli agonisti, invece, pare 15 euro l’ora, sempre approssimati e sempre per due corsie e tre ore al giorno. Per la piscina scoperta i prezzi all’ora per il nuoto libero sono sostanzialmente gli stessi così come per gli abbonamenti, mentre salirebbero di circa due euro l’ora per l’affitto degli spazi acqua alle società sportive rispetto alla stime delle tariffe per la vasca coperta.

CAMPI DA CALCETTO E TENNIS. Un’altra voce importante è la gestione dei campi di calcetto e tennis. Si tratta di tre campi utilizzabili per entrambi gli sport, uno in erba sintetica e due in acrilico. Le tariffe stimate sarebbero di 12 euro l’ora per i tennisti e 3,50 euro per la singola quota dei calciatori per quanto riguarda il campo in erba e quelli in acrilico. Ma solo in estate. In inverno i due campi in resina si prevede che verranno coperti con una struttura presso-statica e qui le tariffe si alzerebbero a 15 euro circa l’ora per il tennis e quasi 4 euro a persona per il calcetto.

Il prospetto di quanto i proponenti prevedono che frutterà la gestione dell’intera struttura ogni anno, voce per voce:

a) Gestione piscina coperta circa 450 mila euro.

b) Gestione piscina esterna 200 mila euro, più o meno.

c) Gestione dei campi di calcetto e di tennis meno di 200 mila euro.

d) Affitto spazi polivalenti della nuova palazzina e affitto spazi commerciali, 60 mila euro circa.

e) Affitti ristorante/bar, palestra, pubblicità ed eventi 90 mila euro circa nel complesso.

IL TOTALE DEI RICAVI, aggiornato a maggio 2017, è previsto (il conto economico va fino al 30° anno di attività) attorno al milione di euro.

 

CAPITOLO COSTI. I proponenti prevederebbero di spendere, in media nei 30 anni, 160 mila euro l’anno per il personale addetto al centro, circa 30 mila euro per il personale amministrativo e circa 200 mila euro ogni anno di utenze di gas, elettricità e acqua (per l’acqua, sia quella per i servizi che quella per le piscine, prevedono di spendere 60 mila euro). Ci sono poi le spese speciali per la manutenzione della piscina, quelle per i campetti calcio e tennis attorno ai 30 mila l’anno e poi altre spese per telefono, assicurazione, pubblicità ecc. per un totale di costi di produzione che oscillerebbe, mediamente, intorno ai 500 mila euro. Il risultato netto d’esercizio (utile al netto di ammortamenti, oneri finanziari, Ires e Irap) si attesterebbe attorno a una media di 350 mila euro all’anno invece. Il prospetto è però viziato da un errore nella computazione degli ammortamenti (come riferito anche dal Consigliere De Vecchis in sede di commissione Lavori Pubblici lo scorso 22 settembre) e quindi l’utile medio annuo, dovrebbe risultare attorno ai 250 mila, il che porterebbe a un conto totale approssimativo di oltre 7 milioni di utile netto nel trentennio a fronte di un investimento che per l’80% sarebbe coperto da un mutuo e per il 20% da capitale proprio.

 

3) I PROGETTISTI

 

Il progetto tecnico è affidato agli ingegneri Marco Sciarra e Sergio Ciampolillo, che hanno calcolato la loro parcella per i progetti della piscina intorno ai 260 mila euro di compenso netto.

a) Marco Sciarra, laureato in Ingegneria Civile e classe 1963, è stato consulente ambientale del Comune di San Benedetto dal 2001 al 2005, quando Domenico Martinelli era alla guida della città. Dal 1995 è anche Direttore Generale della discarica “Relluce” di Ascoli mentre dal 2013 è Direttore Tecnico della PicenAmbiente. L’ingegnere, infine, è titolare e unico socio della Mida Srl che è tra le cinque aziende proponenti proprio del project della Piscina Gregori.

b) Sergio Ciampolillo, anche lui ingegnere (per l’Ambiente e il Territorio) è invece tecnico competente in acustica ambientale e revisore ambientale EMAS (Eco-Management and Audit Scheme, strumento europeo per valutare e migliorare le prestazioni ambientali delle aziende). Questo quanto risulta dal curriculum, reperibile on line, che l’ingegnere ha caricato sul sito della Cube Srl, società di architettura sambenedettese di cui è socio insieme allo stesso Marco Sciarra (entrambi al 27%), Mirco Assenti (presidente del Cda e rappresentante dell’impresa) e Amor Guidotti. Anche Ciampolillo, come Sciarra, ha collaborato con la PicenAmbiente insieme alla Cube, l’azienda dei due, che nel 2016 è stata consulente della partecipata (consulenza tecnica e di progettazione per sicurezza e ambiente).

 

4) I PROPONENTI

Cinque sono le aziende che hanno presentato il project financing, il 20 gennaio 2017, al Comune di San Benedetto. Per la precisione si tratta di due ditte di demolizioni e costruzioni che si occuperanno dei lavori materiali, due società specializzate in gestione di impianti sportivi e la già citata Mida Srl. Ecco i cinque proponenti.

a) Beani Annibale Srl, ditta in piedi dal 2002 e con sede a Comunanza. La società è specializzata in lavori edili stradali, movimento terra, opere in muratura e cemento armato e demolizioni. La Beani Srl, detenuta al 99% da Beani Nadia e per il restante 1% da Filomena Marzetti è stata già aggiudicataria nel 2008, a San Benedetto, dei lavori per realizzazione della rotatoria sulla Statale 16, all’altezza dello svincolo della sopraelevata a Ragnola per circa 90 mila euro e due anni fa (gennaio 2015) dei lavori di riqualificazione della scuola materna di via Mattei, sempre a Ragnola. Entrambe le gare sono state vinte dalla società con un’offerta al ribasso della base d’asta (19,97% nel primo caso e 23,471% nel secondo). La ditta si è anche aggiudicata i lavori per i sottoservizi realizzati nel tratto di lungomare Nord appena rinnovato e, in A.t.i., (associazione temporanea d’imprese) i lavori per il ponte di Rubbianello (sempre con un ribasso di base d’asta, impegno a costruire per 2,5 milioni rispetto ai 3 milioni di partenza).

b) L’altra ditta edile è la Caioni Costruzioni Srl di Appignano del Tronto. La società appartiene per il 40% a Caioni Domenico, eletto nel 2014 nel Consiglio Direttivo di Confindustria Ascoli, e per il restante 60% da Mario, Tiziana e Marco Caioni (tutti al 20%).

c) Nuovo Mondo Acquatico società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata è invece una delle due società sportive. Nuovo Mondo Acquatico, dal suo oggetto sociale è una società senza scopo di lucro con l’obiettivo di “promozione e pratica di attività sportive dilettantistiche” e l’attività principale sociale è la gestione di piscine e organizzazione di corsi di nuoto e fitness. La sede principale è ad Ascoli e la società è controllata, col 55% delle quote, da Attilio Garbati mentre il resto è detenuto da Matilde Garbati (10% e anche rappresentante dell’impresa e amministratore unico), Giancarlo Fontana (10%), Mariagrazia Gheser (15%), Andrea Flagnani e Filippo Consorti (entrambi col 10% di quote). La società ha anche una sede secondaria a Grottammare visto che lega il suo nome a Grottammare Piscine, dove operano le squadre di nuoto Grottammare Team Nuoto e Delphinia Team Piceno, di quest’ultima Attilio Garbati è l’allenatore.

d) Sport Smile Srl (oggetto sociale “gestione di piscine, palestre, centri fitness, campi da tennis, calcetto, golf, bocce ecc.” ma non solo) è la seconda società sportiva coinvolta nel progetto e controllata al 100% da Attilio Garbati (socio di maggioranza, come detto, anche di Nuovo Mondo Acquatico e allenatore di Delphinia Team Piceno). La sede è a Grottammare in via della Rinascita. La Sport Smile Srl di Garbati è anche gestore della Piscina Comunale di Ascoli Piceno dal 1° settembre 2016, gestione che conserverà per 30 anni in totale, corrispondendo al Comune un canone annuo di 20 mila euro a fronte di “cospicui interventi di riqualificazione e ammodernamento della piscina per un importo che si aggira sui 600 mila euro” come comunica lo stesso Comune di Ascoli. La Sport Smile Srl, a differenza di Nuovo Mondo Acquatico, non è una società senza scopo di lucro e dal suo oggetto sociale può svolgere molteplici attività: si va dall’esercizio di attività di bar, ristorante, pizzeria, rosticceria e ancora videoteca, cinema, affittacamere, albergo, discoteca e qualunque attività turistica, passando per la locazione, gestione e vendita di immobili per arrivare a operazioni finanziarie, bancarie, ipotecarie, fidejussioni, avalli, garanzie reali a favore di terzi ecc.

e) Abbiamo poi brevemente accennato alla quinta società che ha presentato il project. Si tratta della Mida Srl, con sede a San Benedetto in via Turati 2 (dove si trova anche la Cube Srl a cui fanno capo sia Sciarra che Ciampolillo) il cui amministratore unico e socio unico è Marco Sciarra, come detto uno dei due progettisti delle opere contenute nel project per la Piscina “Gregori”. La società è in piedi dal 2001 e ha un capitale sociale di 15.300 euro. Il suo oggetto sociale parla di “fornitura di servizi tecnici, studi di fattibilità, ricerche, consulenze e progettazione” ma anche “costruzione, ristrutturazione, gestione e alienazione di beni immobili, operazioni bancarie, finanziarie, ipotecarie, immobiliari ecc.”.