SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Operazione delle Fiamme Gialle in tutta Italia, province di Teramo e Ascoli comprese.

Nell’ambito del rapporto di collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Inps, finalizzato a prevenire e reprimere truffe ai danni dello Stato, il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie del Corpo ha sviluppato e coordinato, sulla base dei dati forniti dall’Istituto e con il suo ausilio, una serie di attività investigative che hanno portato all’individuazione di un sistema di percezione indebita dell’assegno sociale, prestazione che rientra tra i principali strumenti cosiddetti “di protezione” attualmente in vigore. L’operazione delle Fiamme Gialle è stata rinominata “People Out”.

L’emolumento, che è corrisposto dall’I.N.P.S. per tredici mensilità (circa 450 euro al mese), spetta ai cittadini italiani, comunitari (con iscrizione all’anagrafe comunale), extracomunitari (titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo), rifugiati politici ed apolidi (titolari dei rispettivi titoli di soggiorno) che:

abbiano compiuto 65 anni (età cui va aggiunto un correttivo legato all’aggiornamento della speranza di vita);

siano residenti effettivamente ed abitualmente in Italia;

abbiano soggiornato legalmente, in via continuativa per almeno dieci anni nel territorio nazionale (la permanenza decennale è stata introdotta dal 1° gennaio 2009);

si trovino in condizioni economiche disagiate;

Le attività sono state condotte sull’intero territorio nazionale e hanno consentito di individuare centinaia di cittadini, sia italiani che stranieri che, dopo l’ottenimento dell’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero ovvero erano stati sempre effettivamente domiciliati “oltre confine”, non rispettando, pertanto, il requisito essenziale della stabile ed effettiva residenza sul territorio nazionale e certificando falsamente redditi inferiori alla soglia prevista dalla legge per il conseguimento del beneficio.

I soggetti continuavano a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su conto corrente oppure ritornando, saltuariamente, in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello.

Gli autori degli illeciti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ovvero sanzionati con pena pecuniaria.

L’azione di servizio delle Fiamme Gialle, riguardante l’anno 2016, ha permesso di:

accertare complessivamente 479 casi irregolari;

denunciare all’Autorità Giudiziaria 370 persone;

constatare l’indebita percezione di emolumenti per oltre 10 milioni di euro;

L’Inps ha immediatamente provveduto alla sospensione o alla revoca dei pagamenti ancora in essere, procedendo all’avvio del recupero di quanto indebitamente percepito dai responsabili, risultati per lo più domiciliati effettivamente nel Sud America e nell’Est Europa.

La sospensione/revoca dei pagamenti consentirà all’Istituto Previdenziale un concreto risparmio annuo pari ad oltre 2,6 milioni di euro.

Nella provincia di Ascoli quattro persone sono finite nei guai: complessivamente 143 mila euro di assegni percepiti in maniera irregolare. E’ scattata la sanzione penale: i quattro soggetti sono stati denunciati.

Nella provincia di Teramo è stata beccata una persona che ha percepito illegalmente 3500 euro: è stata sanzionata in maniera amministrativa dato che la somma è risultata inferiore a 3999,96 euro.