SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, è in programma venerdì 29 settembre 2017, con inizio alle ore 18, presso l’Istituto Professionale Ipsia “Antonio Guastaferro” in Viale dello Sport a San Benedetto del Tronto, la presentazione della pubblicazione “Il raid Torino – Londra, un record dimenticato” dell’ingegner Mario Laureati.

Laureati racconta, attraverso un ricco collage di documenti, una delle imprese pionieristiche che hanno segnato la storia dell’aviazione: il raid Torino – Londra realizzato il 24 settembre del 1917, in circa sei ore e mezzo, dal capitano Giulio Laureati, una delle figure più rappresentative dell’aviazione italiana nei primi decenni del secolo scorso e suo prozio. La traversata ebbe luogo su di un aereo SIA 7 B equipaggiato con motore Fiat A 12 e batté il primato di quegli anni di volo senza scalo.

Il libro riporta alla luce, con un notevole lavoro di ricerca documentaria di testi dell’epoca, uno dei raid aviatori più famosi e importanti, mettendo anche in luce la figura e la biografia del capitano Lauretani e inserendo il tutto in una precisa ricostruzione del contesto tecnologico e politico europeo.

Questo libro viene pubblicato nell’anno della ricorrenza del centenario dei Raid compiuti da Giulio Laureati e a distanza di 12 anni dalla pubblicazione del ‘Il Raid Torino – Londra un record dimenticato’. “Sia quel libro sia il sito internet appositamente creato – spiega Laureati – hanno permesso un concreto dialogo con un pubblico competente ed interessato ottenendo ulteriore documentazione ed informazioni che mi hanno spinto a riflettere sulla portata degli eventi di quel 1917 e sull’importanza e sul significato di quei due voli, quello oggetto di questo volume e soprattutto sul raid che non ha avuto risonanza internazionale e visibilità mediatica adeguate ma che è stato la pietra miliare e la base fondante della consapevolezza delle possibilità del mezzo e del pilota. Mi riferisco al raid Torino – Napoli – Torino del 15 agosto 1917 e il suo percorso di 1.600 chilometri, senza scalo e con il solo pilota a bordo”.

“Dopo aver preso conoscenza di due lettere (forse solo una parte della corrispondenza intercorsa) scambiate tra Giulio Laureati e Gabriele D’Annunzio – aggiunge Laureati – mi pare corretto e doveroso valutare l’impatto che questo secondo volo ebbe per la realizzazione del successivo e famoso Volo su Vienna del poeta”.