DA ESPRESSO ROSSOBLU N. 1323

PECCATO. Dopo l’amara sconfitta di Fermo, Moriero decide per una specie di rivoluzione mettendo in campo una formazione giovanissima, 25,36 l’età media. La risposta è quella che si aspetta perché il Padova molto più esperto (due soli giocatori nati dopo gli anni novanta, Contessa nel 1990) cerca di prendere il possesso del pallone e del campo mentre i nostri giovani sfruttano gli ampi spazi che i veneti devono per forza concedergli.

Nel primo tempo, tutto sommato equilibrato, un paio di volte Esposito e Di Massimo si avviano verso Bindi ma senza rendersi veramente pericolosi. Nella ripresa la Samb cambia marcia perché i giovani prendono coraggio e mettono sotto gli ospiti che giocano quasi sempre di rimessa. Ma proprio quando un gol rossoblu sembrava che potesse sbloccare la partita è giunta la doccia fredda di un gol in seguito a calcio d’angolo.

Non proprio una sconfitta-beffa ma stavolta c’è poco, direi nulla, da rimproverare a Moriero e ai calciatori. È mancato quel pizzico di fortuna che, invece, ha assistito la formazione del Santo, mai padrona del gioco se non dopo alcuni sprazzi di inizio gara.

Il calcio è questo (con la Feralpisalò era accaduto il contrario) e la sconfitta non deve far abbandonare un progetto di una squadra giovane che ha messo in difficoltà una formazione ricca di giocatori di serie superiore seppur su con l’età.

La sconfitta brucia di più proprio per questo motivo: potrebbe scoraggiare giovani di avvenire che avrebbero potuto esaltarsi se il risultato fosse stato migliore. Hanno però tutto il tempo per rifarsi. Adesso è importantissimo fare tesoro di quanto di buono hanno fatto Bove, Vallocchia, Gelonese a centrocampo contro avversari nello stesso ruolo ben più esperti e sicuri. Li hanno messi in difficoltà fino al gol di Cappelletti, dopo si sono disuniti come era naturale.

Alla Samb, però nonostante oggi Miracoli non abbia demeritato, serve come il pane un centravanti di manovra e magari smaliziato. In questo momento l’unico che potrebbe ricoprire il ruolo potrebbe essere Di Massimo ma proprio perché non è smaliziato non può coprire a tempo pieno una posizione per lui nuova. Però sarebbe una mossa che oltre ad un centravanti più di manovra darebbe la possibilità di mettere Bacinovic a centrocampo come chioccia per aiutare i giovani anche con le parole. Insomma da allenatore in campo. Può farlo benissimo.

Ripeto: Moriero sta facendo un ottimo lavoro con un coraggio encomiabile e, se piazza e società supporteranno come merita il progetto, la Samb oggi in embrione potrà diventare prima possibile una squadra completa e temibile per tutte, pronta a competere per la serie cadetta in un biennio a partire da questo campionato. Vi immaginate la potenzialità della squadra quando giovani così importanti acquisiranno la giusta sicurezza e la consapevolezza di poter esaltare una piazza come la nostra?

Sono convinto che ci creda anche la società come testimonia la risposta del presidente, subito dopo la gara, alla mia domanda: Le è piaciuta la formazione iniziale? “Sì, molto”, poi evidenziando alcuni lati negativi Franco Fedeli non ha fatto altro che espletare il suo compito di motivatore sempre e comunque. Guai a volerlo cambiare. Anche i tifosi, alla stessa domanda avrebbero risposto così. Nel calcio i ‘giudizi dopo’ sono sempre troppo comodi anche se egualmente utili.