SAN BENEDETTO DEL TRONTO- “Un’idea potrebbe essere investire il denaro della tassa di soggiorno per attivare il servizio di vigilanza in spiaggia antiabusivismo”. L’idea la lancia il sindaco Pasqualino Piunti durante un incontro tenuto nel pomeriggio fra Amministrazione, operatori turistici e associazioni di categoria.
Ricordiamo che il progetto della vigilanza era in cantiere per l’estate 2017 ma è stato abortito a causa della poca propensione degli esercenti a contribuire economicamente alla realizzazione del piano che avrebbe visto impegnate una serie di squadre di “security”. L’amministrazione, che aveva intenzione riproporre il progetto per l’estate 2018 e si è espressa più volte in tal senso anche con i consiglieri Carmine Chiodi e Rosaria Falco (affidatari del piano), forse ha trovato la strada.
Lascia un commento
Mai dire mai
scusate l’ignoranza….
invece di pagare dei privati che fondamentalmente non hanno poteri….non possono arrestare o sequestrare! Al massimo possono trattenere in attesa delle autorità!
Quei soldi non possono essere destinati alla polizia, carabinieri, guardia di finanza per fare indagini serie sul fenomeno e bloccare le fonti di approvvigionamento dei vu cumpra? Magari si riesce ad arrestare chi si arricchisce dietro questo traffico e non prendersela come al solito con i poveri cristi che fanno un vita di merda in spiaggia?
Piu soldi ai migranti e piu vigilantes che controllano gli italiani intolleranti.
Turismo? La sicurezza è un altro capitolo di spesa. Motivo per cui questo provvedimento violerebbe il principio di questa tassa! E’ lo stesso motivo per cui non poteva venire usata per fare il lungomare.
Questo non ha senso. La sicurezza non è per i turisti ma per tutti ed è un altro capitolo di spesa. Poi secondo quale principio di accountability qualcuno (turisti) paga le tasse per qualcun altro (cittadini+turisti).
Io non capisco perchè si debba ricorrere alla vigilanza privata, con annessa ricerca disperata (e predatoria) di risorse economiche. Ci sono i vigili urbani che hanno mansioni sulla vigilanza degli abusivi, al limite potenziamo la dotazione organica del corpo (magari anche con il turno di notte contro la movida molesta). Prendere i soldi dagli esercenti prima (come se non pagassero già abbastanza tasse) e dalla tassa di soggiorno ora (per servizi che non solo ad esclusivo uso turistico) denota un implementazione difficoltosa delle scelte politiche. Come spendere i soldi pubblici è la principale azione politica di una amministrativa, dirottare budget… Leggi il resto »
Pare che far fare gli straordinari ai vigili sia cosa impossibile. A chi si lamenta della movida molesta vorrei invitarli la sera in colonne a Milano o a Trastevere a Roma. Macchine dei vigili parcheggiate, gente per strada e baldoria civile. Se qualcuno esagera intervengono i vigili. Fine. Cosi funziona nelle grandi città
e lei vorrebbe rinuciare ad un virtuoso prelievo econimico
destinato a finanziare la privatizzazione dei servizi pubblici ?